Quando cerchi i sintomi su Google
Quando cerchi i sintomi di una malattia su Google, dovresti maledire te stesso, e pure Google, e pure quelli che hanno inventato internet. Qualche mese fa, in una sera come tante, ero a letto, a guardare un film. Giuro non stavo facendo le cosacce, ma mi è capitato di palparmi il lato destro del seno. Un pallina. Evidente come una biglia, dura come una pietra. Panico e paura subito. Ad una mia amica avevano appena fatto un bell’ago aspirato e già immaginavo la sofferenza di quello stesso ago che penetra nella mia pelle. Pur essendo piena di tatuaggi, conservo sempre un certo timore per aghi e siringhe. Sveglio mio marito, gli faccio dare una palpatina – lui si presta volentieri – ma i suoi entusiasmi svaniscono nel momento in cui prendo il pc e mi metto a cercare. Nodulo al seno. Tantasalute, mypersonaltrainer, farmacoecura, curarsibene.it… li scrollo tutti, leggo almeno due pagine di ricerca e così mi convinco che ho qualcosa di brutto. Del resto ho trentacinque anni ed è una vita che mi trascuro. Ovviamente non chiudo occhio, il giorno seguente vado dal medico di base e lei non solo conferma ma mi dice si sentire una “pallina” anche al seno sinistro. Campane a lutto nella testa. Sto morendo di paura.
Il dottore giustamente si incazza e mi chiede cosa l’ho fatto venire a fare!
Crema pasticciera
500 ml di latte intero fresco, 4 tuorli, 40 g di maizena, 130 g di zucchero, 1 bustina di vanillina, scorza di limone.
Monto i tuorli con lo zucchero fino a rendere il composto spumoso; nel frattempo scaldo il latte con la vaniglia e la scorza di limone. Setaccio la maizena e la incorporo ai tuorli, mescolando bene per rimuovere i grumi. Quando il latte è caldo elimino la scorza di limone, e verso il liquido nei tuorli molto piano. Rimetto tutto sul fuoco e giro in continuazione finché non avrà raggiunto una consistenza più dura. Tolgo dal fuoco e faccio raffreddare con la pellicola alimentare messa a contatto.