Che significa adulting?
Il neologismo della settimana è “adulting”. Treccani ci informa che qualche settimana fa, nel giornale la Repubblica, è stato utilizzato il termine adulting probabilmente per la prima volta in italiano. Si tratta di un neologismo inglese che potrebbe tradursi con “rendersi adulti”, nel senso di far propri quegli atteggiamenti socialmente attribuiti ad una persona matura, adulta appunto.
Usi e origini. In realtà vi sorprenderete nello scoprire che in inglese adult può essere aggettivo o sostantivo, ma verbo proprio no. Coniugare to adult significa rompere le regole grammaticali inglesi e passare a un tono più colloquiale, significa manipolare, allungare e plasmare la lingua in base alla necessità di esprimere un concetto: quello del divenire grandi e comportarsi da adulti, assumendo le responsabilità che ne derivano.
Urban dictionary ci spiega il significato di adulting con degli esempi pratici: il primo è quello di trovare un lavoro da 9 ore al giorno, 5 giorni a settimana; il secondo è un mutuo e il terzo è comprarsi una macchina. Sembrerebbe insomma che questo atto dell’adulting sia roba seria e seriosa; poi però diamo un’occhiata ai 20 termini relazionati ad adulting e sorridiamo nello scorgere: sex, porn, baby e funny.
Tornando alla nostra lingua, sembrerebbe che adulting, facendo il suo ingresso nell’italiano, abbia preso un’accezione leggermente sconfinante in un atteggiamento di facciata; una sorta di mostrarsi adulti e fare finta di esserlo, in un contesto dove è più importante mostrarsi cresciuti che esserlo davvero. “Suvvia, comportati da adulto, anche se la biancheria che indossi non l’hai lavata tu”.
È utile questa nuova parola? “Maturare”, “crescere”, “responsabilizzarsi”, i sinonimi in italiano sono tanti e ognuno custodisce la sua sfumatura diversa. No, non c’è una vera necessità di introdurre questo “adultizzarsi” che sì, lo capiamo pure perché ha il passaporto valido e la radice latina (adultus), ma non aggiunge nulla di più al nostro discorso se non il fatto che è inglese e fa più figo. Su due piedi prevedo una diffusione lenta, se non fallimentare. Perché crescere –si sa– lo si fa in casa.