Insegnami
Insegnami. Sono stanco di tutto quello che ho imparato o finto di imparare fin qui, ho bisogno di togliere filtri e affidarmi, eccomi, sono qui. Insegnami che è sempre presto, mai tardi.
A vivere. A guardare il mondo coi tuoi occhi, a voler bene senza egoismi, a credere sempre, malgrado tutto, che da qualche parte, nascosto o evidente, Amore c’è, ma più di tutto conta quello che c’è in noi.
Insegnami, quello che sai. Che tu credi poco e invece è molto più di quello che so io, cosa credi? Che bastino tre belle parole messe decentemente insieme, per sapere?
Insegnami i colori, come se non ne avessi mai visti
Insegnami a prendere il telo pulito e porgertelo, fresco e ben piegato, come fai tu. Ad aver cura, come ne hai tu, delle grandi cose ma anche delle piccole, che poi sono quelle che fanno le grandi. Insegnami la carezza, anche quando io mi prenderei a calci.
Insegnami i colori, come se non ne avessi mai visti. Insegnami che esistono anche il bianco e il nero, e non solo le infinite tonalità in mezzo, che io ormai, a forza di concentrarmi sulle sfumature, mi perdo le note più forti.
Insegnami a sorridere anche con gli occhi velati di pianto, a sorridere come te, ancora, e ancora, proprio quando sembrava che voglia di sorridere non ce ne fosse più, insegnami a saperci essere, senza chiedere niente, ad aspettare il mio turno, a credere nella forza di quel che ho dentro anche quando mi sento fragile.
Insegnami a dire i no che servono e i si che accolgono, nel giusto ordine, ad afferrare solo ciò che mi fa bene e non ciò che mi ubriaca soltanto, insegnami a mettermi alle spalle ciò che non è più utile al mio cammino, a guardare avanti, a far delle macerie pilastri di nuove costruzioni. Insegnami a riscrivere, senza cancellare niente di quel che sta sotto.
Insegnami a saperti prendere e a sapermi prendere, che ci provo da una vita e ancora non mi so prendere e neppure trovare, in verità.
Insegnami a riscrivere, senza cancellare niente di quel che sta sotto
Insegnami ad assaporare gli attimi, i sapori, gli odori, il qui e ora, tutto intero, senza sfiancanti altrove, che alla fine diventano soltanto la via verso la terra del niente.
Insegnami a vivere, sono qui, ti aspetto, ti guardo, apprendo…