I sogni ricordano
Non ricordo di non ricordarti, canta Emma Marrone nella sua hit Occhi profondi. Ho sempre pensato che dimentichiamo tutto era ancora tutto dentro di me, pronto a ritornare senza invito né preavviso
Eppure a volte ritornano, quei frammenti sopiti. Nei sogni. Già ricordare ciò che si vive tra le braccia di Morfeo è più raro di quanto si creda. Capita solo alle persone con una più bassa difesa emotiva, di solito quelle che pensano troppo, che non smettono di analizzare e si perdono in viaggi mentali pindarici. Ricordare quel che si è sognato vuol dire creare un ponte fra conscio e inconscio, e si sa che quest’ultimo mette a nudo i desideri e le paure più profondi, quelli che la nostra personalità razionale non tollera. Ebbene, questo è il motivo per cui ripensare a un sogno può turbarci profondamente.
Ieri notte ho rivisto con nitidezza agghiacciante i particolari somatici di una persona che avevo espunto dalla mia vita ormai anni fa. Non importa che cosa facesse nel sogno, il fatto era che prima di ieri notte ero fermamente convinta di non ricordare più quale fosse la sfumatura di marrone dei suoi occhi o il modo in cui cadevano i suoi capelli. Invece no, era ancora tutto dentro di me, pronto a ritornare senza invito né preavviso.
Qualche notte fa, invece, mi trovavo a guidare nel buio. E a un certo punto si spegnevano i fari e non riuscivo a riattivarli. All’inizio mi sentivo in difficoltà, un po’ come quando sei in macchina e inizia a piovere talmente forte che non vedi più nulla. Avrei voluto fermarmi, ma non potevo. Però pian piano i miei occhi si erano abituati all’oscurità, tanto che ormai sapevo dove sarei andata a finire facendo una certa strada. Eppure, arrivata in quella vietta a senso unico, mentre cercavo di mettere la retro, ecco che nemmeno il volante girava più a mio comando. In poco tempo avevo totalmente perso il controllo della guida. Ero diventata un pericolo per me stessa e per gli altri, ma, non riuscendo più a gestire la macchina, non potevo nemmeno fermarla e scendere.
Per fortuna non tutti i sogni sono così ricchi di particolari e non tutte le mattine ci alziamo ricordando, però ho notato una cosa: se penso per l’intera giornata a una questione, sicuramente non sarà quella che sognerò. Invece tornano nel sonno particolari, facezie, dettagli che evidentemente pesavano più di una piuma. E quei ricordi riaffiorati anche solo per una notte diventano le palline impazzite di un flipper che per qualche ora lascia il repertorio museale dei bar anni Ottanta e si fa strada fino ai giorni nostri.