Il riscaldamento globale
Quasi duecento nazioni si sono messe d’accordo per agire volontariamente nella riduzione del riscaldamento globale. Funzionerà? Chissà. Ma almeno hanno promesso di provarci, investendo tanti soldi e tanta energia. Ormai sembrano tutti d’accordo su questo rischio collettivo, così da scongiurare che la Terra cambi inesorabilmente e definitivamente il suo carattere di pianeta verde e azzurro. E’ una ottima notizia. Ma, a guardarla con un po’ di distacco, ha un che di surreale, di inutilmente ambizioso. Noi stiamo vivendo un felice tempo interglaciale, durante il quale una razza di mammiferi ha trovato il modo di crescere e dominare il territorio. Avendo usufruito gratuitamente di cinque estinzioni di massa, così da ritrovarsi in grado di svilupparsi occupando gran parte degli spazi, e organizzandosi come popoli stanziali, circa diecimila anni fa. La grandiosità dell’uomo sta proprio in questo: agisce nella convinzione che la sua volontà sia in grado di dominare il pianeta, nel bene e nel male.
Eppure sa benissimo che tutto finirà, che le glaciazioni torneranno (probabilmente riportandoci indietro nel tempo). Sappiamo, per esempio, che un giorno, lontanissimo, il Mediterraneo non esisterà più, e così le meraviglie che vi sono comprese così come le terre di contorno. Ma, ancor peggio, il sole si spegnerà, ma prima di farlo crescerà fino ad ingoiare tutto il sistema solare. Va be’, ma che ci importa? Passeranno miliardi di anni… Nei discorsi di tutti si parla sempre di salvare il pianeta per i nostri nipoti: nessuno si spinge a una parentela più lontana, giusto perché non riusciamo neppure a concepirla. Ed è qui la bellezza. Ci vediamo, come collettività, eterni e capaci di dominare anche il tempo che scorre e che tutto modifica. A pensarci invece ogni cosa appare inutile, sprecata, perché caduca, destinata infine alla scomparsa. Gli animali non lo sanno, ma noi sì. E tuttavia ce ne disinteressiamo. Perché la vita, finché c’è , è bellissima. E abbiamo anche la pretesa di renderla eterna. Per fortuna.