La Traviata tra valzer e disperazione
Soltanto pochi giorni fa nei teatri di tutto il mondo si è concluso il concerto per il nuovo anno con le note del brindisi dalla Traviata di Giuseppe Verdi quale celebrazione alla vita! Il primo incontro tra Violetta ed Alfredo è tra i più famosi della letteratura operistica ed è immancabile nelle serate operistiche di gala.
Pur tuttavia l’intera l’opera è impregnata da musica ballabile: il valzer in particolare padroneggia nel primo atto, ma le danze riappaiono nel secondo atto durante la festa a casa di Flora e, anticipando lo stile della grand opéra francese, la storia di amore e gelosia quasi si interrompe per dare spazio alla danza di zingarelle e matadori.
Anche lo scandalo dell’umiliazione di Violetta, su cui è costruito lo splendido finale del secondo atto, avviene durante la grande festa a casa di Flora tra balli e giochi di carte.
Il vero fulcro della vicenda comunque non è l’allegria del ballo ma la storia d’amore travolgente e il tragico fallimento dovuto alle convenzioni sociali dell’epoca a causa del passato della protagonista. La svolta decisiva della vicenda si sviluppa nella casa di campagna della protagonista e si riassume nel duetto del secondo atto tra Violetta e il padre di Alfredo: Giorgio Germont.
L’incontro tra i due è lo scontro tra due generazioni e tra diversi modi di concepire la vita. Chiuso nelle sue convinzioni piccolo- borghesi l’uno; travolta dalla passione e dalla speranza del riscatto l’altra. Può considerarsi un duello che si conclude con la rinuncia di Violetta al suo amore e ad una vita rispettabile ed è l’addio di una giovane alla vita e l’estremo atto di generosità nei confronti della felicità altrui.
A Violetta non è consentito amare ed essere amata quindi acconsente che la giovane figlia di Germont pura siccome un angelo possa coronare il suo sogno d’amore. L’ultima scena ci riconsegna una Traviata che “sente la vita” attraverso le finestre. Ancora balli e feste tra le strade di Parigi mentre lei ricordando il passato piange la vita che le sfugge morir sì govine! Dramma antico e moderno quello della Signora delle Camelie rappresentato negli ultimi due secoli attraverso rappresentazioni teatrali o cinematografiche, indimenticabile in questo ruolo la divina Greta Garbo, o con la musica dell’opera lirica più rappresentata al mondo che, tramite il celeberrimo brindisi, rivive come ode all’amore e alla vitalità!