Glasse e galassie
Guardate le stelle e non i vostri piedi.
Provate a dare un senso a ciò che vedete, e chiedervi perché l’universo esiste. Siate curiosi!
(Stephen Hawking)
Roberto ha compiuto ventisette anni. Abita in un bellissimo paese in provincia di Palermo: Piana degli Albanesi
Lo conobbi circa sei anni fa, quando decise di frequentare il corso serale dell’Istituto tecnico per Geometri, dove insegnavo. Il suo obiettivo era diplomarsi per intraprendere la carriera militare. Si diplomò e basta, perché alla carriera militare non ci pensò più.
Oggi continua il lavoro che ama fare sin da piccolo: il pasticciere.
Prepara le scorze dei cannoli, poi li riempie con la crema di ricotta di latte di pecora e li guarnisce con le scorzette d’arancia candite; prepara deliziose cassate ricoperte da candida glassa di zucchero che lascia trasparire il pistacchio verde brillante, poi le ricopre con riccioli di zucchero e frutta candita come antichi decori barocchi. Giochi di forme e colori lo entusiasmano più che andare in chissà quale posto sperduto a dire signorsì.
Molte persone arrivano al suo paese dai comuni limitrofi per acquistare i famosi Cannoli di Piana, le paste con la conserva di fichi e frutta secca o di mandorle.
Di giorno Roberto prepara mille dolci; ama confezionare cassatine al forno guarnendole con piccoli confetti colorati, preparare crostate con la marmellata di more e biscotti ricoperti di zucchero a velo.
Di sera Roberto prende i suoi strumenti fotografici e si dirige fuori dal centro abitato. Attorno è buio e tira un vento freddo che si perde tra le pianure insieme al suo infinito; e immerso nel silenzio, Roberto si riscopre sempre nuovo. Di quella bellezza, che lo attrae da quand’era bambino, imprigiona gli istanti: cristallizza l’attimo nebuloso del firmamento natalizio con esposizioni fotografiche lunghe minuti. Cattura stelle e panorami che lo inebriano del senso di tutto.
Roberto si immerge nella notte e nei meccanismi cosmici che l’Amore della Natura muove. Lo coglie anche nei particolari: l’ho scoperto per caso tra i suoi album, osservando il piacere che lo spinge a cogliere i dettagli di licheni, di cortecce e frammenti di boschi. Particolari della Terra e dell’Universo; microcosmo e macrocosmo, infinitesimo e infinito. L’amore per gli astri e le costellazioni lo leggo nelle sue immagini che imprigionano l’istante in divenire.
Roberto non ha rinunciato ad ambizioni. Tra una cassata luminosa e una cascata di stelle rivive il suo nuovo equilibrio: tra glasse e galassie.