Jingle, pubblicità e Jingle Bells
Il neologismo della settimana è: jingle. State già pensando al Natale, alle slitte trainate sulla neve e alle campane che tintinnano? Avete ragione, il sostantivo jingle –prestito dall’Inglese– significa letteralmente “tintinnio, musichetta”e potrebbe far pensare al titolo Jingle Bells (tradotto in italiano con: campanello da slitta) della celebre canzone natalizia che dall’inizio del mese sentiamo risuonare ovunque. Saltando fuori dal contesto di renne e slitte, con jingle ci si riferisce a un breve motivo musicale che accompagna uno spot pubblicitario trasmesso da radio o tv. Solitamente allegro e dalla linea melodica semplice, ha lo scopo di attirare l’attenzione dello spettatore verso il collegato messaggio pubblicitario o di richiamare alla memoria il prodotto reclamizzato.
Usi e origini Essendo una musichetta con scopi pubblicitari, il jingle è nato insieme alle prime trasmissioni radiofoniche e il primo utilizzo documentato risale al 1930. Con la televisione sono arrivate le immagini e la canzoncina in rima è passata in secondo piano, seducendoci con la sua orecchiabilità.
È utile questa nuova parola? Considerando che questo termine non è di uso quotidiano (quante volte lo avete ascoltato o pronunciato? Senza contare i canticchiamenti random di Jingle Bells…), il fatto che con una sola parola si possa riassumere il concetto di motivetto musicale e lo scopo pubblicitario senza tanti giri di parole, fa pensare che sia valsa la pena rubarlo all’inglese.
È bello come neologismo? Messo lì, in un testo in italiano, jingle svela subito le sue origini straniere con quella J proprio a inizio parola; sentendola spesso nella canzone di Natale (la quale – piccola curiosità – fu scritta per il giorno del ringraziamento) ne abbiamo lentamente assorbito il suono e la grafia. Risultato: jingle si miscela bene alle parole che lo accompagnano e l’effetto finale è abbastanza fluido e non troppo stridente.
Ehi, ricordi il vecchio jingle della Tassoni?
♫ Quante cose al mondo vuoi fare? ♪
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=3l4dZIa8N0k]
Oppure quello di dubbio gusto del silicone Saratoga:
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=GWqLVhB4RBQ]
O ancora il frizzante jingle per le caramelle TicTac:
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=CvoPxcXezhI]
Quello abbastanza articolato del gelato Sammontana:
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=WuHzTnw1vyU]
Quello fastidiosissimo dello sgrassatore Chanteclair:
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=TMewtDpxSRE]
Infine, quello esilarante del detergente Rio casa mia :
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=EoVlYvr5JbI]
Di jingle ne sono piene le orecchie, a volte li si impara a memoria senza nemmeno accorgersene. Ora sappiamo come si chiamano e perché.