Buoni propositi
Vi capita mai, al ritorno di un viaggio, di provare un senso di piacere nel rivedere la vostra casa? Dopo giorni passati fuori, la sensazione di stendersi sul proprio materasso è sublime. Per carità, viaggiare è quanto di meglio ti possa capitare, ma secondo me la ciliegina sulla torta è ritrovare le proprie cose, così come le si erano lasciate alla partenza. E’ bello constatare che nessuno ha spostato le tue cose, che sono rimaste tutte lì ad aspettarti in una sorta di letargo. Così come si affronta un viaggio, si affronta il Capodanno. E’ una sorta di micro viaggio spazio-temporale. Grandi preparativi, grandi attese che si rivelano bolle di sapone. In questa serata un po’ speciale si fanno sogni e si esprimono desideri, uno per ogni bicchiere di prosecco che si manda giù. E poi arriva la mezzanotte. Ci si sintonizza sul “primo canale” (così si chiama a Napoli, Rai Uno) e si fa il conto alla rovescia, perché puoi avere con te tutta la tecnologia di questo mondo e di quell’altro, ma tuo nonno non si fida e deve vedere in faccia Mara Venier. Allo zero un brivido, immancabilmente, sale lungo la schiena perché in quello zero c’è tutta la follia della vita. Negli ultimi dieci secondi puoi mettere sul piatto della bilancia il vecchio che lasci e il nuovo che arriva. Ed è allora che inizi a fare una serie di promesse, a chi non si sa, ma l’importante è promettere. Prometti che dopo le lenticchie e pandoro farcito ti metti a dieta fino a Pasqua, prometti di rallentare i ritmi e di godere un po’ di più del bene che ti sta intorno… poi ti rendi conto che questo l’hai già promesso a Natale e dimenticato a Santo Stefano. Prometti di essere meno nervosa e di prenderti un po’ più cura di te stessa. Poi ti auguri che qualcosa di bello accada, o che almeno che non accada niente di brutto. Mentre sei assorta in questo turbinio di pensieri e sentimenti nazional-popolari, si è fatta “na certa” e sono finiti i dieci secondi del countdown…e non puoi far altro che brindare, con gli altri.
Se quindi festeggiare il Capodanno è come fare un piccolo viaggio, vi insegno a fare una torta a forma di valigia:
Partite da una base rettangolare di Pan di Spagna rettangolare che avrete farcito e pannato in superficie. Stendete una sfoglia di pasta di zucchero marrone, larga almeno tre dita in più della vostra base.
Coprite la torta con la pasta di zucchero e livellate i bordi eliminando – se presenti- le piccole imperfezioni, tagliate dei dischetti ocra e poneteli ai quattro angoli e applicate su di essi quattro palline dello stesso colore che rappresentano i chiodini. Con un coppapasta orlato fate le chiusure a scatto. Ora con la pasta di zucchero marrone realizzate ed applicate il manico.
Al festeggiato piacciono molto i soldi, e quindi la sua fidanzata mi ha chiesto di riempire la valigia con tante banconote..Io le ho stampate su ostia in modo da poterle mettere a contatto con la torta, le ho ritagliate e le ho attaccate sia su di essa, sia al centro come se fuoriuscissero.
A questo punto ho attaccato la targa con una frase che piaceva a lei e la valigia è pronta per un lungo viaggio.
E questo è quanto. Chi di voi allo scoccare della mezzanotte desidererà una valigia così? Vera però s’intende! Io sinceramente auguro a me stessa un anno preciso ed identico a quello passato. Mi sta più che bene!
Tanti auguri