Vienna
Vienna per me è il viaggio; questa città è la magia della musica, dell’amore e dei ricordi. Ritornare a Vienna ogni volta significa vivere un’esperienza emozionante dove la musica si fonde all’amicizia. Ritornare a Vienna è ritornare in un luogo dove l’anima si mescola ai colori, agli odori e ai sapori. Gustare una Sacher Torte al bistrot dell’Hotel più famoso d’Austria e guardare di fronte lo Staatsoper seduti su poltrone rosse in un’atmosfera imperiale è un’immagine che resta scolpita tra i ricordi più cari.
Ritornare a Vienna è ritornare a casa.
Dicembre a Vienna è guardarsi intorno e sentire l’atmosfera natalizia in ogni dove. Con l’aroma dei biscotti di Natale e il punch caldo si diffonde l’atmosfera tipica natalizia: le illuminazioni maestose e spettacolari, gli eleganti addobbi dei negozi insieme all’ accompagnamento musicale si spargono nell’aria piacevoli profumi che rendono le piazze e le strade di Vienna suggestive, romantiche e magiche.
Sulla Rathausplatz le casette dei mercanti sono più di un centinaio e propongono oggetti d’artigianato anche in vetro insieme a giocattoli per i più piccoli. Accanto le luci e gli oggetti tipici bisogna assaggiare le caldarroste, gustare i dolcetti speziati, le mele arrostite, la frutta candita, il panpepato, le salcicce arrostite, le patate al cartoccio che invadono l’aria di fumo e olezzi. Ma certo non può mancare il vin brulè e il caffè ben caldo per riscaldarsi.
Camminando tra questi suoni e colori si raggiunge il palazzo degli Amici della Musica per assistere nella Golsaaal allo storico concerto di Capodanno. Lo sfarzo della sala tutta in oro e il pubblico in sala danno la certezza di essere in un luogo prodigioso quasi mistico.
Parlare e scrivere di Vienna riaccende nella mia mente nostalgia e mestizia ma anche allegria e vitalità. E così sono ritornata nella capitale asburgica.
Stavolta parto da sola ma in compagnia dei miei ricordi e delle mie inquietudini.
L’aereo rulla, scelgo il posto vicino al finestrino che mi consente di guardare la città, il mare e le coste a me tanto familiari allontanarsi.
Una voce metallica ci dice che mancano pochi minuti all’atterraggio e così mi preparo con il cuore a guardare tutto quello che vedrò anche per te.
Scendo dall’aereo e mi guardo intorno per trovare i cartelli che mi indicano l’uscita.
Sento già l’odore della città. Il parquet dell’aeroporto è un tappeto che mi accoglie guardandomi intorno ritrovo gli stessi negozi e così con passo sicuro mi avvio verso l’uscita. Non ho il tempo di accendere una sigaretta perché prendo subito un taxi, voglio arrivare in fretta al centro.
Rivedo i grandi palazzi ripercorrendo la strada che costeggia il canale: la riconosco, sento che mi appartiene, che le appartengo.
Il taxi mi lascia nel mio hotel dove ritrovo il personale che mi accoglie con un sorriso e qualche parola in italiano.
Lascio i miei bagagli e scendo subito: giro l’angolo e trovo il Duomo davanti a me.
Sento battere il cuore; è la prima volta che lo ammiro da sola.
Cammino su Kärntnerstraße, gli stessi negozi, la stessa atmosfera, forse gli stessi volti. Ritrovo il negozio di cappelli all’angolo con Annagasse, sorrido: sono esposti sempre gli stessi costosi e variopinti copricapo. Giro l’angolo e scorgo già l’insegna della Trattoria Sole. Mi accoglie il padrone con il suo sorriso, l’abito scuro e la cravatta firmata da grandi stilisti. Entrando al ristornate allargo le narici per inebriarmi dell’aroma dei grissini all’aglio .
Il viaggio della mente e dei ricordi mi riporta indietro nel tempo. Altri viaggi, altri luoghi, altri cieli, altri mari. Ma è lì che ti ho lasciato nel tuo ultimo viaggio; ti ho lasciato tra le strade affollate di Vienna, sotto i portici dell’Arcadia che conducono al Teatro dell’Opera, lì a bere un bicchiere di prosecco, a guardare le mille candele accese dentro la chiesa di Santo Stefano. Sei lì con me e la nostra città ci unisce .
Adesso posso tornare, riprendo un aereo che mi riporta nella realtà lasciando dentro di me i colori e gli odori di un tempo passato e di un viaggio eterno, quello che mi ha portato verso la città dell’amore, della musica, dei ricordi. Il posto dove ci sei tu.