Corri bambino corri
Agli uomini di domani, ai bambini di ieri
Corri bambino corri.
Ora fermati un istante e osservati. Hai solo pochi anni e sei già l’uomo di domani.
Le tue idee, i tuoi pensieri… Lo eri anche ieri.
Corri bambino e non fermarti ché la vita arride anche dietro un pianto. Così, intraprendente e deciso, corri veloce sulle tue ginocchia sbucciate; corri bambino, fino a che arriva quel dolore al fianco.
Fermati e osserva: non perdere la tenacia delle tue ostinazioni e inspira questo mare fino al fondo.
Accogline le onde più alte ché se non ti scaraventeranno su scogli aguzzi dove ti ferirai a morte, le planerai con la tua tavola e la fatica delle tue movenze.
Godi il mare cristallino e le sue acque piatte e generose, i giochi e i frutti che riceverai. Godilo nelle profonde apnee dove ascolterai le melodie del tuo cuore.
Riscaldati alla luce dello zenit e ristorati con l’ombra della luna.
Aspetta un forte vento che rompa l’equilibrio e lascia che ti asciughi.
Lanciagli contro un aquilone, abbandonalo in alto e tendi forte la corda fino a quando scorgerai un puntino rosso nell’azzurro, e correndo ancora, con forza lo ricondurrai a te.
Raccogli conchiglie bianche per farne doni e sassolini di sole. Fatti screpolare dal sale.
Corri bambino e fermati.
Ora scava con le tue mani, scoprirai mille tesori sotto la sabbia asciutta.
Costruisci grandi castelli, mettici torri e merli ma cala i ponti levatoi all’amore, riempilo di finestre e di luce. Realizza una corte immensa dove ospitare il sogno e tutte le realtà.
Corri bambino del mondo. Accoglilo e non avere paura se un’onda tracimerà la torre del castello o la sua corte. Ricostruiscili e rinsaldali con i sassi che ti ha portato.
Respira il profumo della corrente, non stupirti se nella spuma ti rifletterai già grande e con il cuore di ieri. Perché questo ti ha insegnato l’arenile: sei un granello tra tanti.
Averlo inteso ti ha reso la sua spiaggia.
Sorridi all’orizzonte, immergiti alla vita. Tendi il sorriso e le mani al tuo fratello.