Andar per fantasmi
Fantasmi, miti, leggende, storie fantastiche, canzoni antiche, tè, biscotti e torte di mela con la cannella.
Una delle cose che più amo in questi primi giorni d’autunno è proprio sapere che si sta avvicinando l’apertura della nuova stagione teatrale de il Pozzo e il pendolo. Dopo una lunga attesa e il trasloco dall’Orto Botanico (piacevolissima sede estiva) finalmente si riaprono le porte di questa casa napoletana nobiliare e antica che ospita uno dei teatri partenopei ai quali sono più legata e che visito con maggior piacere ed interesse. Tra le mura de Il Pozzo e il pendolo rivivono gialli e polizieschi, e sulle travi del palcoscenico vengono narrate storie noir, gotiche, bizzarre e il fatto stesso di aver trovato una sua nicchia identificativa lo rende unico ed inimitabile. Quella di domenica pomeriggio è stata un’occasione ghiotta. La serata ottembrina è piacevolissima, l’aria è mite e leggera, le vie del centro storico sono già piene di gente quasi come fosse una prova generale di quello sarà il via vai di Natale. Saliamo al primo piano del palazzo nobiliare di Piazza San Domenico e ritroviamo la calda atmosfera che avevamo lasciato pochi mesi prima. Qualche piccolo restauro qui e là ma è tutto accogliente come sempre. Ci accomodiamo sui divanetti bianchi ed è come essere trasportati in un’altra realtà. Le luci soffuse si spengono e fa ingresso un musicista che intona una nenia malinconica che evocherà già il primo fantasma. Man mano si uniranno gli altri protagonisti che a turno, in una sorta di gioco, sviscereranno quelle che sono le storie, i miti e le leggende di questa magica città. Faremo la conoscenza del “Munaciello” e de “la bella ‘Mbriana“. Saremo rapiti dalla storia di Maria la Rossa che ancora oggi lancia “jastemme” dalla sua gabbia appesa sotto l’arco di Port’alba, rideremo di gusto di fronte alle avventura ma soprattutto sventure amorose di Re Nasone, conosciuto ai più come Ferdinando I e ci sembrerà di sentire davvero il verso delle gazze scomunicate nella Pignasecca. Queste solo una parte delle storie narrate. La compagnia di attori è eccezionale, affiatata e coinvolgente non si risparmia nel canto e nella recitazione, una conferma assoluta di qualità artistiche e doti camaleontiche. Spettacolo assolutamente consigliato e da non perdere.
Una piccola storia nella storia. Prima di salire abbiamo visto dei ragazzi che appendevano uno striscione al centro della piazza che recita così: “Essere napoletani è meraviglioso“. Sono assolutamente d’accordo. E’ meraviglioso abitare in una città che offre un panorama socio-culturale unico al mondo, e il Pozzo e il pendolo dà il suo contributo certamente a questa realtà.
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