Panettoni insopportabili

Insopportabile che a metà ottobre i supermercati siano già inondati di panettoni e pandoro. Ma che a fine ottobre siano già a sconto, marche famose, del 40 per cento è la fine di una festività. E che sono i panettoni dell’anno scorso? Sì, va bene, si conosce la risposta. Sono prezzi civetta sui quali ci si può pure rimettere qualcosa, poi c’è la crisi dei consumi e così via. Ma Natale è quasi tra due mesi, e quando arriva il giorno il panettone ce lo regalano? Tanto lo sappiamo. Appena passa l’Epifania, ultimo giorno da panettone, spunterà la colomba pasquale a prescindere che la festa sia alta o bassa. Ma poi come si fa a dire, di un tizio destinato a perdere qualche poltrona, che non mangerà il panettone? Se il panettone spunta a ottobre, gli togliamo un paio di mesi di attività. Mica giusto.

Magari il sindaco di Roma Ignazio Marino ha pagato proprio questa modifica del detto. Nessuno sarà più al sicuro a partire dall’inizio dell’autunno. Finirà che ci sposteranno anche Santa Lucia, faranno tornare la luce prima del tempo astronomico. Anche i giornali non scherzano in questa ansia dell’anticipo. Un tempo gli articoli legati a qualche ricorrenza di un fatto celebre o di un personaggio noto uscivano il giorno previsto. Ora tutti anticipano. Giusto per arrivare primi. Rischiamo di celebrare i cento anni della fine della prima guerra mondiale nel 2017. Anche i politici non scherzano. Loro anticipano tutto, sicuri che nessuno si ricorderà di quel che hanno inopinatamente detto. Un paese di fenomeni nel preventivo e di distratti nei consuntivi. Panettone. Si fa presto a dire questa parola. Quando vedi che ti annunciano: “panettone senza canditi”. Come dire “giraffa dal collo corto”. Oppure “panettone con la crema di mascarpone” o simili. E continuiamo a chiamarlo panettone. Ma certo, è giusto che tutto cambi. Anzi non è giusto, è naturale. Però dispiace in qualche caso. Non c’è più l’attesa della notte di Natale, quando finalmente si apriva il panettone (dopo averlo tenuto per un bel po’ sul termosifone) e i genitori ti davano degli schiaffetti sulle mani perché con l’indice cercavi di scavare i canditi , trasformando il panettone in una gruviera natalizia. Pazienza