Formaggini Mio, brutte figure spalmabili
Partiamo subito col dire che io non do a mio figlio i Formaggini mio. Chi se ne frega, direte. Giusto. Infatti non voglio certo mettervi al corrente di ciò che passa per la mia cucina. Vi parlo invece di cosa passa per le cucine di alcuni di voi, molti di voi, compresa mia mamma che ha riempito le mie minestre col rettangolino fondente fino a un’età che preferisco non rendere pubblica. Ovviamente se scrivo sono viva, godo di buona salute, o almeno nella norma, e non ho particolari sintomi da avvelenamento, però…c’è un però. Il però è che sono una mamma che si potrebbe definire in tanti modi, il più educato è rompiballe.
Ho il brutto vizio di leggere le etichette, mannaggia a me! E come se non bastasse pure gli INCI. Tu guarda, potevo limitarmi a fare la beona davanti alla TV, invece i miei neuroni sincronizzati in modalità “mamma-on” mi spingono a rivoltare ogni prodotto che entra in contatto col mio erede come un calzino. Non è una fissazione, o almeno lo è nei limiti del consentito prima di tracimare nel patologico. Ecco, mi definirei una mamma guardinga. Mi guardo attorno senza estremismi, ma questa storia dei Formaggini Mio mi è rimasta incastrata nell’epiglottide.
Da un po’ di tempo girava in TV uno spot apparentemente innocente. La scena è questa: cucina chiara (i colori chiari fanno molto pulito e il pulito ci piace), ordinata (come CAZpita fai a tenere la cucina immacolata con i figli piccoli?), una mamma che spadella leggiadra e sorridente (io quando spadello al massimo puzzo di fritto e ho un’espressione rassegnata). Ecco che una bella bimba con un grazioso caschetto di capelli castani arriva saltellando a tavola. Si siede e, alla vista del piatto di verdure, storce il muso. Bene, questa è, tranne per le poche mamme baciate dal dio agricolo, la prassi. Mio figlio le verdure le da al cane (che le mangia). Ma io sono una mamma poco furba, quella dello spot, invece, è un geniaccio! Infatti cosa fa? Tadaaan! Ecco li servito un bel piatto con una minestra dal colore discutibile e la bimba che si fionda a mangiarlo. Una suadente voce fuori campo, con tono confidenziale dice: -Le verdure sono un problema? Da oggi basta aggiungere a ogni piatto Formaggino Mio con spinaci o con carote.-
Ecco, lo sapevo, qualcosa mi si attorciglia dentro, e di solito non è un buon segno. Ora, per le mamme che hanno figli antiverduriani come il mio, la notizia deve essere apparsa un po’ come la vincita al superenalotto. Eureka! Soluzione trovata, e che ci vuole, compro un formaggino spalmabile, lo tuffo nella brodaglia e hop! Carote e spinaci finiscono nel pancino del mio bambino. Però, no, non ci finiscono solo quelle. E allora ecco che scopro cosa galleggia nella minestra assieme alle verdure, o meglio, quel miserrimo 32% di purea di verdure (che non è esattamente la stessa cosa che dire VERDURE) che dovrebbe rendere più facile la vita di noi mamme.
Ho il brutto vizio di leggere le etichette, mannaggia a me! E come se non bastasse pure gli INCI.
In ogni caso la pubblicità che vi ho descritto è stata ritirata perché ritenuta ingannevole e diseducativa. Ma mi chiedo, c’era davvero bisogno che Altroconsumo segnalasse lo spot per capire che le verdure non stanno in un rettangolino di formaggio fuso? Mi sa che l’unica soluzione plausibile resta quella di aspettare che il pargolo venga folgorato dall’amore per i vegetali, magari prima o poi accadrà, se non altro per spirito d’emulazione verso i compagni di scuola, posto che ci sia qualcuno che li mangi volentieri.
Per ora io lascio stare, preferisco continuare a non fidarmi di chi spalma brutte figure in TV e cerca di prendermi(ci) per i fondelli con strategie di mercato eticamente dubbie.