Iphone men alla riscossa, adesso hanno la corsia preferenziale
Ormai i cinesi sono all’avanguardia. Altro che american way of life. Se si vuole capire che direzione prenderà il mondo, bisogna buttare un occhio al Sol Levante. Lo capisci pure da certe iniziative. Per esempio da quella che ha preso piede a Chongqing, metropoli nella provincia sud-occidentale del Sichuan: una corsia preferenziale per i dipendenti da cellulare. Cioè una strada fatta apposta per quella mandria di pippettari autistici che, intubati di cuffie e con gli occhi incollati all’asfalto, camminano come carrarmati perseguendo un unico obiettivo: stare connessi.
Nei tempi dell’autismo corale, come l’ha chiamato Franco Arminio, ci vorrebbe una corsia per ciascuno di noi
Restano alcuni dubbi sulla reale incidenza che una simile inziativa avrà sul tasso di scontri fisici via marciapede. Chi garantisce che gli Iphone Men non si scontrino tra di loro come dei tralicci ambulanti? E chi garantisce che altri pericolosi incroci antropologici, tipo Iphone man+biciclettaro o + automobilista, non combinino guai?
Nei tempi dell’autismo corale, come l’ha chiamato Franco Arminio, ci vorrebbe una corsia per ciascuno di noi. Ognuno agganciato al suo mondo virtuale, con le cuffie del suo smartphone, il suo passo e la sua andatura, le sue canzoni, i suoi pensieri e i suoi soliloqui, i suoi punti di arrivo e di partenza.
Nessun semaforo, nessuna striscia pedonale, nessuna automobile. Nessuno davanti alle scatole, insomma. Un mondo perfetto, no?