Campania Beer Festival 2015, litri di bionda passione
La sensazione è di esserci stati cento volte, e questo deja-vu non riuscivo proprio a spiegarmelo. Ma ecco, quegli ampi spazi verdi immersi nel torpore della sera, quel fumo della griglia che si spalma lontano coi suoi afrori di carne abbrustolita, quella musica e quei sapori, quegli odori, quell’atmosfera goliardica che sa di festa di riuscita bene, quelle motociclette che sembrano avere leoni nei cilindri, che ruggiscono sommessamente, e la birra che si spilla a fiumi, bionda, rossa, nera; ecco, tutto questo m’era già parso di vederlo, e non saprei dire dove.
Venerando è un tipo semplice. Così semplice che forse s’arrabbierà d’esser stato qui trascritto come all’anagrafe, che se chiedi di lui agli amici devi dire Nando. Non lo conosco senza qualche goccia di sudore ad imperlargli il viso, sempre di corsa, trafelato, eppure così sereno, di quella serenità che non ha bisogno di presentazioni, e che discende dall’impegno, dalla fatica, dal duro lavoro, dalla passione. Dalla passione, oltre che per le cose fatte bene, per le cose fatte con amore, ed è forse questa la differenza principale: quando si trova ai fornelli, Nando aggiunge l’amore, il suo ingrediente segreto.
Al cuor non si comanda. E Nando tra i fornelli sembra esserci nato, immerso negli aromi di quel suo affumicatore fregiato da cromature motociclistiche
Eppure, come recita l’adagio, al cuor non si comanda. E Nando tra i fornelli sembra esserci nato, immerso negli aromi di quel suo affumicatore fregiato da cromature motociclistiche, che sembra precipitato in terra da un universo parallelo e che l’ha portato nel gotha dei griller, tra il programma tv I Re della Griglia, fino alle eccellenze della Toffini Academy.
Il segreto sta nel legno mi disse in uno dei nostri primi incontri, il legno è un vero e proprio ingrediente. E di lì una dissertazione che ammetto d’aver faticato a seguire sulle proprietà dell’acero, del ciliegio, del pino. Io volevo solo provare la sua salsiccia in quella sera d’estate. Ed è stato amore a prima vista. Che tutto, quand’è fatto alla brace, sia più buono del solito lo sanno anche le pietre; ma nelle mani di Nando il sublime è a portata di mano, e il suo pulled pork affumicato 20 ore è roba da far ritornare sui suoi passi anche il vegano più convinto.
Il segreto sta nel legno mi disse, il legno è un vero e proprio ingrediente
Solo che la Campania e Giugliano non sono il Nevada e Black Rock City, anche se d’estate Varcaturo con le sue temperature non teme rivali. E se non lo sono per ogni accezione negativa che s’è soliti accostare a queste terre martoriate, ebbene nemmeno lo sono per le accezioni positive che ne contraddistinguono le eccellenze gastronomiche.
Mentre gli yankee non possono che stare a guardare e spruzzare ketchup, è bastato un indice alzato da parte di Nando per far confluire nel ranch i migliori esponenti della tradizione birraia artigianale nazionale, unitamente ad altre eccellenze che vanno dal finger food ai prodotti caseari, dalla pasticceria napoletana alle carni pregiate di allevamenti di razza marchigiana.
A completare il quadro, l’alternarsi sul palco di alcuni artisti d’eccezione provenienti da Made in Sud: Gino Fastidio e Pasquale Palma, ma anche i 99 posse e Valerio jovine, e un percorso bucolico ricavato tra gli alberi dove espongono le loro merci artigianali le aziende del kilometro zero.
5mila persone, cinquemila. In venti giorni. Uno spettacolo. E’ la dimostrazione che bisogna puntare alla qualità, e credere ai sogni. E credere ai sogni, perseguirli sempre. Con amore. Dice Nando.
Con passione, aggiungiamo noi. In direzione ostinata e contraria, quand’è il caso. In direzione della seconda edizione d’un festival che sembra già essere giunto alla decima.
Siamo Stati al Campania Beer Festival 2015
16 – 18 ottobre 2015, Giugliano in Campania (NA)
dell’Associazione Culturale Soulpalco e ASD Il Mondo del Cavallo
Food Managemente di Venerando Valastro