L’amore ai tempi dell’inverno
Quando la famiglia Panucci acquistò la piccola casa in riva al mare, i lavori di costruzione erano terminati ma mancavano ancora le rifiniture. Le porte furono montate nel giro di pochi giorni, per le ante delle finestre si dovette aspettare un po’ di più, perché i Panucci non volevano delle ante qualunque, volevano che quelle della loro casa per le vacanze fossero le più belle del mondo! Arrivate finalmente anche le ultime ante, quelle del salotto che affacciavano sul mare, iniziarono a passare tutte le estati in quella piccola splendida casa, godendo dei raggi del sole e della brezza estiva in qualsiasi momento della giornata.
La prima volta che vennero a contatto, in una fresca sera di fine agosto, fu amore a primo tatto. Le due ante del salotto si innamorarono ogni giorno di più, non vedevano l’ora che calasse la sera per stare nuovamente vicine, fino a quando l’estate non terminò e vennero chiuse definitivamente.
Passarono l’autunno e l’inverno e l’amore crebbe in maniera incontrollata, ma con l’arrivo della primavera e del primo caldo, la famiglia Panucci ricominciò a frequentare la casa e ad aprire nuovamente le finestre, prima solo nel fine settimana, poi, con l’avvicinarsi del caldo, sempre più di frequente. Le due ante, dopo un anno di passione incontrollata, non riuscivano a sopportare il peso delle ore che le tenevano distanti e iniziarono a rattristarsi.
Anta destra: “Cara non preoccuparti, vedrai che anche quest’estate passerà in fretta e noi potremo stare nuovamente insieme tutto il giorno”.
Ma l’anta sinistra era inconsolabile, e dopo il primo giorno di gran caldo, quando i Panucci tennero aperta la finestra giorno e notte, iniziò a piangere.
Anta sinistra: “Amore, lo vedi, va sempre peggio, non riusciamo a vederci nemmeno la sera, ormai dobbiamo accontentarci di quelle poche e sporadiche ore in cui escono e chiudono tutto.”
E continuò a piangere, ogni giorno un po’ di più.
Infine passò anche quell’estate, ma l’anta sinistra aveva pianto così tanto che si era formato sulle sue rifiniture uno spesso stato di ruggine. Quando ormai alle porte dell’autunno i Panucci lasciarono la casa, riuscirono a chiudere le finestre a fatica ma, non si curarono troppo del problema rimandandone la risoluzione all’estate successiva.
Passarono un altro inverno e un altro autunno, e quando la famiglia tornò nella casa si rese conto che la finestra del salotto non si apriva più. Provarono in tutti i modi, chiamarono un operario ma, non c’era niente da fare: le ante non si separavano. Decisero quindi di cambiarle e appoggiarono le vecchie ante, in attesa di portarle in una discarica, fuori dalla loro casa, in riva al mare. Sistemate nuovamente tutte le finestre il signor Panucci, che era un artista, usci sulla spiaggia per riposarsi e si voltò a guardare il mare. Colpito da quanto vide chiamò subito la moglie.
“Amore, guarda quanto è bella la vista del mare attraverso questa finestra, poggiata così per caso sulla spiaggia, sembra un’opera d’arte contemporanea, perché non la teniamo qui?”
“Hai ragione caro, potremmo metterci anche un vaso con dei fiori davanti e posizionare le nostra sdraio proprio li, accanto a queste due ante chiuse….che strano, sembrano una coppia, non lo trovi buffo?”
Fu così che le due ante vissero per sempre felici e contente, nessuno le avrebbe mai più separate.