Slanci
Diffidate di chi è sempre controllato. Di chi fa sempre la cosa giusta nel modo giusto. Di chi non eccede mai, di chi non asseconda mai il suo istinto, di chi qualche volta non vi citofona in piena notte, o vi scrive, o si presenta dove non lo aspettavate.
Diffidate di chi non ha mai slanci oppure, se li ha, li reprime. Diffidate di chi vi ripete troppo spesso vorrei non posso. Optate per chi dice voglio e un attimo dopo è da voi. Diffidate dal però dopo un ti amo o un ti voglio bene: il ti amo e il ti voglio bene richiedono il punto dopo di sé, fine della frase, sono due o tre parole definitive, dicono già tutto, non serve aggiungere altro, al bando le virgole o le avversative.
Sono quelle due o tre parole il cuore di tutto: intorno, può esserci un mondo, anche difficile, anche complesso, persino da definire e allora ben vengano discorsi, parole, periodi articolati, perché la complessità non sempre è sintetizzabile: ma al centro, per quanto vi riguarda, devono esserci quelle due o tre parole, bastano quelle, e quelle sono semplici.
il ti amo e il ti voglio bene richiedono il punto dopo di sé, fine della frase, sono due o tre parole definitive, dicono già tutto, non serve aggiungere altro
Chi è autentico e prova sentimenti veri, non fa sempre la cosa logica e razionale, altrimenti magari sarà un buon robottino, chessò, il Bimby, di quelli che ci metti dentro gli ingredienti, dai due comandi giusti e ti viene fuori la mousse più buona del mondo; oppure, a voler esagerare in ottimismo, sarà un buon ragioniere, un commercialista preciso e puntuale per pagare le tasse o calcolare gli sgravi fiscali. Ma se stiamo parlando di relazioni, di affetti, di amore, insomma, di umanità vera, allora no, lasciate perdere i precisini.
E poi gli indecisi. Diffidate dai perennemente indecisi. Massima simpatia e stima per i dubbiosi: aver dubbi, e anche contraddizioni, è proprio delle anime piene e delle menti intelligenti.
Ma le indecisioni perenni sono solo paralizzanti. Sorridete agli slanci, a chi fa un gesto goffo, sciocco, inopportuno, ma spontaneo. Sincero. E comunque a chi fa. Diffidate da chi non tira i rigori per paura di sbagliarli. Cabrini nell’82 tirò malissimo un rigore nella finale mondiale, sbagliò, poi fu campione del mondo. Falcao, l’anno dopo, malgrado fosse idolo e leader incontrastato di quella Roma, si rifiutò di calciare un rigore, in finale contro il Liverpool e dato che, com’è noto, solo chi tira i calci di rigore può sbagliarli, Falcao non sbagliò alcun rigore: però la Roma perse e a lui restò a vita la macchia non della sconfitta, perché sbagliare e perdere si può, anzi, a volte è nobilitante più di una vittoria, ma della codardìa di non aver voluto tirare un rigore decisivo.
E poi gli indecisi. Diffidate dai perennemente indecisi.