I Monasteri Golf Resort
Ai Monasteri il tempo si è fermato tra le pietre arse dei muretti a secco. Oltre il green si disvela l’antica Dimora: tempio alla storia e invito alla quiete e alla natura, che mi accoglie silenziosa con l’abbraccio avvolgente di un fresco filare di pini secolari.
Ombre lunghe e ovattate opposte al sole oro caldo, si rifrangono nel sorriso frizzante alla reception.
Nell’ampia camera gli arredi chiari si confrontano con particolari in legno scuro, richiamando i colori degli esterni e delle ombre ritagliate. Mobili grandi e di forme pulite, poltrone corpulente che mi invitano al riposo. Sullo scrittoio scuro biancheggiano tavolozze colorate di frutta fresca e sfumature del grano. Prosecco e flute mi dichiarano amore.
Il letto è immenso e si adatta al mio corpo.
Ai Monasteri il sole è alto, fuori dalla mia casa fresca e pulita, verde e azzurro si fondono in mille sfumature.
Spalanco la finestra: lantane gialle e rosse esplodono sul davanzale: tripudio di colori. Ai Monasteri il sole è alto; fuori dalla mia casa fresca e pulita, verde e azzurro si fondono in mille sfumature. La galleria mi svela il cuore dell’antica dimora: la corte, disegnata con silenzioso equilibrio, calda e radiosa. Domina un ficus imponente.
Percorro il vialetto di ciottoli meticolosi, che mi accompagna all’austero scalone. Il rosmarino verdeggia a ridosso delle quinte e il sole ne fa sprigionare tutto il suo profumo. Quella croce sulla chiave di volta dell’arco a tutto sesto risuona simbolo religioso come questo silenzio. Accarezzo le siepi per coglierne essenze antiche. Le mani al volto e ai capelli. Mi abbagliano questo sole e il cielo terso.
Più in alto la terrazza. Mi sostengono parapetti maschi alleggeriti da vezzose pigne siciliane: segni magici di fecondità e forza. Oltre il paesaggio la cornice di colline.
Colazione leggera al margine dell’ acqua. Poi Siracusa e la sua antica Ortigia, il parco archeologico, l’Orecchio di Dionisio e le leggende. Palazzolo Acreide, la Cattedrale di Noto… quanta storia.
Al ritorno Floridia, piccolo comune
legato al nome della Duchessa Lucia Migliaccio di Floridia: la Floridiana. Nel 1814, sposò Ferdinando I di Borbone Re delle due Sicilie. Il loro amore fu intenso e delicato.
Ai Monasteri il sole è basso, in quello spazio prima della sera la natura si rivela più intensa e la respiri.
Nel villaggio del Golf, la piscina degli ulivi riflette la luna e le palme nane. Su una zattera magica galleggia un ulivo secolare. Gli ombrelloni chiusi danno spazio alla rugiada. Bianco e verde, e verde acqua. Quella luna grandissima e rosa primeggia nel cielo brunito, mentre una cicala canta l’estate.
Sui sentieri del green si volteggia con la golf car respirando profondamente profumo di terra bagnata, di erba e di lago. Le buche si confondono tra rocce, muri a secco, carrubi, fichi d’India e agrumeti. Giù dai tacchi sento il manto erboso: è velluto di seta fresco pelle; lo sfioro a passi di danza accompagnati dalla musica della valle del silenzio che mi sussurra gli armonici del logos. Tutt’intorno il tramonto e il cielo verde valle.
Ai Monasteri di sera l’aria profuma di fiori notturni, vaniglia e muschi agrodolce.
Ai Monasteri di sera l’aria profuma di fiori notturni, vaniglia e muschi agrodolce.
Pecorino e sesamo, salame dei Nebrodi e pomodorini, gelatine al mojito e americano, caponata di melanzane in pasta fillo. Crema di ricotta e petali di fichi d’India richiamano il cannolo siciliano. Tutt’ intorno l’aria profuma di menta e gelsomini.
Ci spostiamo al ristorante con i sapori di Pachino, d’Avola e di Bronte, gli ortaggi profumano di campi e il pesce di mare e di alghe. Quel vino bianco e tenace proveniente dai vitigni robusti dall’Etna mantiene la forza della pietra lavica e la leggerezza della sua cima innevata. Davanti ai bicchieri, come amici d’infanzia, brindiamo alle nostre storie e all’ascolto.
Assaporiamo i dolci tipici alle mandorle, le mousse di latte, di ricotta e cioccolato modicano. Profumo d’acqua. Ci osserva curiosa quell’aloe antica, mentre nel fondo la natura già riposa.
Ai Monasteri è notte. Una siepe di lauro profuma la terrazza prospiciente alla mia camera; nel salottino in ferro contemplo questo luogo, pregno di simboli e misteri. Le stelle sono fitte.
Un gatto passa, sfiora le pareti come ombra, mi osserva e s’allontana. Dicono che in questo luogo i gatti custodiscano segreti antichi della Floridiana. La notte è magia e il lauro è immortalità. La magia immortale di questo luogo, risorge al mattino e la sento scorrere nell’antico lavatoio.
Ai Monasteri il sole si è levato…
Ascolto l’acqua… mi chiede di tornare.
(Grazie, Andrea)
Siamo stati a:
info@imonasterigolfresort.com
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