L’ultima estate
Quella sarebbe stata la sua ultima estate. Federica ne era certa. Nessun mago o chiromante glielo aveva predetto, né tantomeno nessun dottore o professore le aveva dato la sentenza scrivendo in modo incomprensibile su un foglio parole complicate, nero su bianco.
Lo aveva capito semplicemente guardandosi intorno. Le era bastato osservare la vita che le scorreva davanti. I segni, i segni dicono tutto, se solo uno si prendesse la briga di guardare attentamente i particolari.
Alessandro rise, dicendo che era una stupidata, ma poteva funzionare.
E quindi un giorno sulla spiaggia Federica lo afferrò da dietro, approfittando che era ancora un po’ assonnato, lo fece sedere sulle sue ginocchia e lo strinse forte. E disse: Ascoltami bene figlio mio, prendiamoci qualche minuto per parlare da soli, tra un po’ inizieremo a correre riassorbiti dalla vita quotidiana di un autunno movimentato. Devo dirti una cosa importante: tra un po’ di tempo non vorrai più che io ti tenga sulle gambe, non vorrai più che io ti tenga la mano davanti a tutti e non vorrai che ti dia baci se non siamo da soli. Sappi che qualunque cosa succeda tu sei e sarai l’uomo più importante della mia vita. Con te la mia esistenza è cambiata e benedico il cielo che io abbia avuto proprio te e nessun altro. Sono cresciuta con te e ho fatto di tutto per renderti felice. Conserva nel cuore questi miei baci, per sempre. Ricordati che io ci sarò per te, se avrai problemi potrai parlarmene in qualunque momento tu voglia. Anche quando sarai grande, mamma sarà al tuo fianco.
Non so se Alessandro afferrò tutte le cose che sua madre gli disse. So che si girò, affondando il viso tra i capelli lunghi e neri di lei e con piccoli singhiozzi versò una lacrima. La madre disse allora: Facciamo in questo modo, ogni volta che vorrai dirmi che mi vuoi bene e viceversa, se magari sei con gli amici o io a lavoro, e ci vergogniamo, diremo: polpette.
Si abbracciarono fortissimo, dandosi ancora qualche bacetto e poi lui corse dagli amici per giocare a calcio. Lei guardò il mare e il sole, poi guardò il suo Iphone e si accorse che era ora di andare a preparare il pranzo. Oggi avrebbero mangiato le polpette, le preferite di Alessandro: quelle al gusto pizza.
Per preparare le polpetta al gusto pizza vi occorrerà:
500 g di macinato
4/ 5 fette di pane ammollato nel latte
2 uova
2 cucchiai di parmigiano o grana
2 pizzichi di sale
2 cucchiai di latte
olio per friggere
pomodorini e scamorza
Impastare tutti gli ingredienti con cura, quando sono tutti ben mescolati e il colore è uniforme dare all’impasto la forma dalle polpette. Friggerle in una padella con un filo di olio, rosolarle da entrambi i lati e poi coprire con un coperchio. Quando è quasi pronto adagiare i pomodorini a crudo, una fetta di scamorza o fior di latte, pezzetti di basilico o origano.
L’ultima estate passò in fretta e le polpette restarono uno dei loro piatti preferiti.