Lui, lei, loro e gli altri
Lui era un uomo per bene. Padre di due figli. Martina di cinque anni e Federico di tre. Casa, famiglia, lavoro, partita in tv. Un classico padre sulla soglia dei quaranta che aveva avuto tutto e niente dalla vita. Una vita liscia come l’olio, senza alti ne bassi. Lui, Saverio, era sposato con Tina da sette anni. Tina non brillava in bellezza, ma era una donna mansueta, affabile e aveva dedicato la sua vita ai figli. Niente da dire. Certo quella pancia un po’ molle dopo i parti faceva un po’ senso a Saverio. E il fatto che lei non si curasse abbastanza quando uscivano a mangiare una pizza fuori con gli amici lo faceva vergognare un po’. Il sesso poi, una rara meteora. “Ci sono i bimbi svegli” diceva Tina. “Sono stanca Saverio e devo stirarti ancora la camicia per domani” ripeteva spesso. Ma Saverio, maschio era e per lui non era mai abbastanza notte fonda e chi se ne frega della camicia.
Tina era davvero stanca però. Non era una scusa. Federico aveva dei problemi fisici, non gravissimi, ma che l’angosciavano parecchio. Era stanca di pulire, rassettare, curare, cucinare, ascoltare, zittire. Sapeva in cuor suo che Saverio ogni tanto guardava le altre donne con un’aria strana, e un paio di volte l’aveva sorpreso su alcuni siti internet non proprio adatti ad un uomo sposato.
Tina era davvero stanca però
“Saverio, non ce la faccio più. Ti penso notte e giorno. Non passa minuto che non pensi a noi. Spero che domani arrivi presto così potrò incontrarti.”
Lucia.
Lei, Lucia era la moglie di Maurizio. Sposata da dieci anni e sulle spalle tre figli: Francesco, Michele e Giada. Tutto il giorno piegava le mutande e i reggiseni in un negozio di intimo ed era sovente dire alle signore che indossavano la biancheria che stavano benissimo anche se sembravano foche monache spiaggiate. Col marito non andava proprio più d’accordo. Litigi, urla, qualche spintone ogni tanto e insulti pesanti. “E’ finita“, diceva.
Si era iscritta in palestra, dieta ferrea, colpi di sole. Tutto era tornato a fiorire in lei. Il marito era ancora in casa perché in cassa integrazione le dava una mano con i bambini. Maurizio restava in casa perché sperava che col tempo la moglie rinsavisse e lo amasse come un tempo. Con Saverio erano amici da tanto tempo. Abitavano a qualche civico di distanza. Le due famiglie uscivano spesso insieme e passavano le serate d’inverno gli uni a casa degli altri e viceversa, così i bambini potevano giocare.
Tina fece il suo ingresso nel negozio trattenendo il fiato. Lo cacciò solo per gridare a gran voce “puttanaaaaa“
La gente del quartiere mormorò per giorni. Ci ricamarono sopra come su una coperta di lino immacolata. Di certo le parole più frequenti che uscivano dalle loro labbra erano: zoccola, cornuti e poveri bimbi. Lucia si chiuse in casa chiedendo un periodo di aspettativa. Maurizio, nella disgrazia era anche un po’ contento. Ora che aveva saputo del tradimento, lei sarebbe uscita di meno, poteva perdonarla e ripartire da zero. Di sicuro lei sarebbe tornata ad amarlo come prima del matrimonio.
Saverio, giurò e stragiurò di non sapere nulla, che era tutto “un film” che Lucia si era creato nella mente, e che mai e poi mai avrebbe tradito la moglie. Tina dopo una sera di ciglia aggrottate e labbra mangiucchiate pensò che in fondo era peggio se il marito fosse stato un giocatore accanito di poker. “Quelli sì che sono problemi gravi“, disse.
Il giorno dopo, di buon mattino si pettinò, fece il caffè, apri le finestre e iniziò a tagliare le melanzane. Farò la pasta alla siciliana. Il piatto preferito di Saverio.
Per la pasta alla siciliana vi occorrerà:
2 melanzane lunghe
300 g di pomodorini
aglio
olio per friggere
olio di oliva extravergine
500 g di pasta
provola o mozzarella a cubetti
parmigiano reggiano
basilico
sale
Per prima cosa fate a tocchetti le melanzane lavate e asciugate. Mettetele in un recipiente cosparse di sale. Dopo trenta minuti sciacquatele e asciugatele. Mettete a scaldare l’olio per friggere in una padella e a mucchietti friggete le melanzane. Quando sono ben cotte mettetele in un piatto con della carta assorbente. Fritte tutte, gettate l’olio esausto e versate l’olio extravergine. Aggiungete l’aglio e dopo due minuti i pomodorini tagliati a metà. Salate e coprite con un coperchio. Dopo cinque minuti aggiungete le melanzane. Date una mescolata e cuocete per altri cinque minuti. Nel frattempo cuocere la pasta. Scolarla al dente e far saltare nella padella con il sugo. Aggiungere la mozzarella e abbondante parmigiano e basilico.
Eh già, a lui piacerà di certo.