La Ciociara, il latte materno e la guerra
Ogni volta che nominavo il film La Ciociara (1960) di Vittorio de Sica, dicendo che avevo intenzione di vederlo, le persone mi guardavano con quell’espressione da “questo film è bello e tosto”.
La trama era per me conosciuta quasi per intero, come forse anche per voi.
L’ambientazione nel Lazio della seconda guerra mondiale, la storia di due donne, una madre, Cesira (Sophia Loren), e una figlia, Rosetta (Eleonora Brown), il tragico epilogo.
C’è una piccola scena in La Ciociara che, La donna del latte rappresenta quel terribile stato d’animo della disperazione dopo la perdita di una persona cara
Cesira e Michele (Jean-Paul Belmondo), intravedono nel loro cammino una donna e si avvicinano per chiederle dove possono trovare del cibo.
La reazione della donna è inusuale: sembra distante, stordita, timorosa.
I due capiscono subito che c’è qualcosa che non va ma Cesira, spinta dal bisogno, ripete la domanda.
“Sai dove possiamo trovare del cibo, del miele, dello zucchero? Qualsiasi cosa?”
“Se ve lo dico, non lo direte ai tedeschi..?” risponde la donna.
Cesira la rassicura, “No , giuro che non lo dirò a nessuno!”
La donna racconta – “L’ultima volta sai cosa ho detto? “Non ho nulla.” E loro “Ah, non hai nulla?”… Pam, pam, pam, pam! –
Mostra il suo seno e dice: “Potete avere questo latte se volete. Non mi serve più. Per cosa? Hanno ucciso mio figlio. A chi lo darò? Lo vuoi? Chi vuole il latte? Chi vuole il mio latte?”
La voce straziante della donna chiude l’episodio. Cesira e Michele, terrorizzati dal racconto della donna, si allontanano dopo aver sentito dei soldati avvicinarsi.
La donna, rimasta senza nome, racchiude in sé tutto lo strazio della guerra, quel mostro che arriva e ti toglie tutto. Nel caso della donna la guerra, ma soprattutto l’odio, non si limitano solo a privarla di tutti gli affetti, ma la lasciano anche con un bene inutilizzabile, il suo latte, il latte destinato al figlio che non c’è più. Rimane non solo col ricordo ma anche col nutrimento vitale, quel nutrimento che ora paradossalmente sarebbe utile a Cesira.
La donna del latte rappresenta quel terribile stato d’animo della disperazione dopo la perdita di una persona cara, ma soprattutto del sentirsi persi e inutili di fronte a uno squarcio tanto grande che si viene a creare.
Lo stesso corpo della povera donna, quel latte tanto prezioso e simbolo di vita, diventa, a causa degli orrori commessi dal genere umano, tragicamente inutile.
Potete vedere La Ciociara cliccando qui.
E per quanto possa sembrare inutile, ripetitivo, e noioso, vi raccomando di riflettere sugli orrori della guerra e dell’odio e sui danni permanenti che possono infliggere.