Quante storie per una canna
Una polemica che dura da decenni. Quella sulla canna. Con argomenti medici, ideologici, sociali, politici. L’erba divide il mondo da quando fece il suo ingresso prepotente nel consesso occidentale negli anni Sessanta.
E in una epoca curiosamente definita post ideologica (termine mistificante) nulla è più ideologico di questo contrasto. Mentre il mondo reagisce in modi diversi. Mentre l’Olanda fa a meno dei suoi “shop” dedicati a quel fumo, l’America, stato per stato, lo legalizza. Per non parlare dell’uso terapeutico, consentito anche qui da noi.
l’idea di droga blocca il cervello su posizioni inamovibili
Il pericolo, con questo meccanismo, è che le cose vadano per conto proprio, senza che vi si possa porre rimedio. L’America ha avuto il suo proibizionismo, dal 1919 al 1933. E i risultati si sono visti. Quando il fenomeno è troppo grande, va regolato prima che prenda il sopravvento. Prima che coloro che sono senza scrupoli (e non sono pochi) sfruttino l’assenza di regole per minare la società e arricchirsi. Si può far finta di non vedere, si può mostrare inflessibilità lasciando la flessibilità ai disonesti. Si può fare tutto.
Tranne che arginare il fenomeno.