Gestione dell’amarezza ai fornelli
Dopo l’agro, eccoci qui oggi a raccontare la gestione dell’amaro.
Per evitare la catastrofe di un acquisto sbagliato, il trucco sta nel sapersi arrangiare. E poi sorprendersi. Leggete qui…
La ricetta
Veggie-pette Povere Speziate con il loro contorno non più amaro
Ingredienti:
Per le polpette:
- Ceci
- Melanzane
- Pane
- Pangrattato
- Aglio, cumino, prezzemolo, pepe dolce libanese, peperoncino, limone, olio
Per il contorno:
- Radicchio cicorino
- Cipolle
- Summaco, succo di limone, pepe dolce libanese, olio
Quello di oggi è il racconto di una romana a Padova alle prese con la spesa ortofrutticola al mercato. Ricordando di alcuni piccoli cespi di bieta comprati di recente, molto delicati, ho voluto provare qualche giorno fa a cucinarli nella stessa maniera: con svariati legumi e cereali.
Mi reco ad un banco, compro più di mezzo chilo di un’erba misteriosa che reputo simile a quella della scorsa volta e tutta felice torno a casa e cucino. Sorpresa: la zuppa è amarissima, e a poco serve aggiungere patate lesse, passata di pomodoro ed addirittura… zucchero! Mi sforzo di finirla perché non ho nessuna voglia di cucinare di nuovo, e medito su come portare a termine i restanti 400gr.
la zuppa è amarissima, e a poco serve aggiungere patate lesse, passata di pomodoro ed addirittura… zucchero!
Detto fatto: lascio le foglie a mollo nel limone per qualche ora e poi le lesso buttando via l’acqua di cottura immediatamente. Le lascio cuocere in padella con cipolla, pepe dolce libanese, summaco ed altro limone. Forse così me la cavo, penso.
A cosa affiancarle? Erbe amare mi dà sempre l’idea di qualcosa di quaresimale, di vegetariano, di cucina povera, e guarda caso in frigo ho proprio dei ceci aperti ed una melanzana. Sulla scia della cucina libanese, getto sui fornelli accesi la melanzana con tutta la buccia: non abbiate paura, lì si usa così, e ne esce fuori una crema di melanzane meravigliosa.
Dovrete soltanto levare poi la buccia bruciacchiata e conservare la polpa arrosto, ben morbida, condita solo con olio di olive fresco. Unitela poi ad una pari quantità di ceci, a del prezzemolo, uno spicchio di aglio, succo di limone, cumino, pepe dolce libanese, peperoncino, qualche fetta di pane per dare la giusta consistenza (io ho usato dell’insulso e neutro panbauletto).
Dopodiché, formate delle palline aggiungendo pangrattato nell’impasto, sia fuori che dove necessario. Mettete ora in forno su teglia unta, con un filo d’olio anche sopra. Tenete a mente che tutti gli ingredienti sono cotti: il forno serve soltanto a conferire la croccantezza desiderata.
il piatto di oggi oscilla fra sapori mediorientali e cucina povera
Crostini integrali, erbette amare, cipolla, ceci, aglio, spezie: il piatto di oggi oscilla fra sapori mediorientali – le verdure con la cipolla le ho conosciute in Libano, anch’esse, e le polpette sono preparate su emulazione di hummus e baba ghanouj – e cucina povera. Ma il sapore non ha nulla da invidiare a nessun gourmet. Buon appetito!
Dimenticavo: passata da poco la Giornata Internazionale del Libro, è doveroso un omaggio ad uno dei due uomini che hanno fatto sì che si istituisse proprio il 23 aprile e non un altro giorno. Parlo di Cervantes – visto che in questo periodo tendo a parlare di letteratura spagnola.
La libertad, Sancho, es uno de los más preciosos dones que a los hombres dieron los cielos; con ella no pueden igualarse los tesoros que encierran la tierra y el mar: por la libertad, así como por la honra, se puede y debe aventurar la vida.
Però la par condicio mi obbliga anche a riportare una delle mie citazioni preferite in assoluto. Forse l’unica che tengo a mente nonostante sia una proverbiale smemorata, perché l’ho stampata nel cervello al liceo e non ho saputo dimenticarla più.
Life’s but a walking shadow, a poor player,
That struts and frets his hour upon the stage,
And then is heard no more. It is a tale
Told by an idiot, full of sound and fury,
Signifying nothing.
Macbeth Act 5, scene 5, 19–28