Cinquestelle Sammontana, trash all’italiana
Un tempo bastava dire Cinquestelle. Adesso è necessario specificare Cinquestelle Sammontana: si sa mai che qualcuno dia a un gelato connotazioni politiche. Ma oggi il “gelato all’italiana” non ha bisogno di tanti dettagli per essere riconosciuto, gli ultimi due videoclip estivi che lo hanno pubblicizzano parlano da soli e, specialmente, fanno parlare.
http://https://www.youtube.com/watch?v=DBXTIMEfLQw
http://https://www.youtube.com/watch?v=8V6Y4RvpH9g
Ineccepibile. Tanto (ir)reale da instillare il dubbio che il copione l’abbia scritto Federico Moccia. Italianissimo: non si sono nemmeno sforzati di coprire la cadenza dialettal-geografica degli speecher. Parità di gender: perché lasciare solo il ragazzo in preda alle parodie youtubiane? Ecco allora, per il 2015, la stessa cantilena recitata da una giovine. Che dire? Nulla, meglio stare zitti. Se avete provato un pungente senso di vergogna (perché si chiama gelato all’italiana? perché qualcuno ha pensato che potesse piacervi?), se avete pensato che fosse uno scherzo, state tranquilli. È tutto normale. Voi siete normali.
Però al genio della pubblicità che ha creato queste clip un risultato dobbiamo concederlo, forse quello in cui lui/lei sperava davvero. Tutti parlano (male) dello spot Sammontana. Ergo, tutti hanno ben in testa che esiste un cono gelato che non sia il classico Cornetto della Algida. Peccato che se si osservano gli spot del cugino famoso, con l’immancabile sottofondo by Cesare Cremonini, la somiglianza è incredibile, sebbene il risultato di Algida mantenga almeno un certo ritegno. Voluta sottomissione di marketing?
http://https://www.youtube.com/watch?v=r53xLSZxtgc
Parlate di me, non importa come, l’importante è che lo facciate. Speriamo sia questa la motivazione insita nell’imbarazzante modalità trash di Sammontana. Voluto o no, il risultato è stato ottenuto: basta guardare le home di Facebook e le parodie su youtube per rendersi conto che la gente parla eccome del “gelato all’italiana”. Non come è avvenuto in un altro caso, dove lo spot non aveva nulla da invidiare al grande schermo.
http://https://www.youtube.com/watch?v=H_IrpCk_ShU
Un cortometraggio cinematografico più che uno spot televisivo. Eccellente studio della fotografia, musica, costumi da Hollywood degli anni Trenta e, ovviamente, Nicole Kidman, che mai avrebbe accettato di girare una réclame negli Stati Uniti, dove la cosa è vista un po’ come la fine della carriera di una star. Eppure il mercato non ha risposto in maniera soddisfacente. Per fortuna si trattava del profumo Chanel N°5, un prodotto che non ha granché bisogno di essere conosciuto.
Alla fine così è: la pubblicità parla alla pancia, l’arte al cuore, ma quando entriamo in un supermercato o andiamo a fare
Parlate di me, non importa come, l’importante è che lo facciate
Purtroppo c’è qualcuno che il trash lo fa senza accorgersene. Come Persona-Clear Blue, che usa sempre simil famiglie del Mulino Bianco (in questo caso però si è allo step precedente: ancora non hanno deciso se sfornare pargoli) atteggiate in copioni tristissimi. Orticaria assicurata.
http://https://www.youtube.com/watch?v=oD-L9R6e6WY