L’anima speciale di Marc Chagall
Ma quante cose è in grado di raccontare un semplice quadro? Soprattutto se è creato da un’anima speciale come quella di Marc Chagall che, innamorato perso, dipinse questo personalissimo inno alla gioia. Sto parlando del suo dipinto La passeggiata (olio su tela 170×163,2 cm; Museo Russo Statale; San Pietroburgo; 1918).
Il soggetto è una inverosimile passeggiata romantica di due innamorati nel verde delle campagne di Vitebsk, durante un picnic. Al centro della composizione spicca la figura di Chagall, elegantemente vestito con un completo nero e una camicia bianca dall’ampio colletto. Con la sinistra, lato del cuore, tiene per mano Bella, sua moglie, mentre con la destra regge delicatamente un uccellino; il suo volto è aperto in un radioso sorriso.
Cominciamo con il capire perché la presenza dell’uccellino. L’uccello, animale capace di volare, da sempre rappresenta l’ideale di libertà. Ma alle spalle dell’uomo vi è in lontananza un altro animale: un cavallo. Che simbolo è? Capace di galoppare selvaggio ora è fermo sulla collina, e si sta nutrendo. Quindi è la passione, che si alimenta e cresce. Dunque questo signore ha la libertà fra le dita e una passione che viene nutrita serena. Che uomo fortunato!
Il tutto viene inserito dall’autore in un contesto di case confuse e ammassate, quasi come se fossero investite da un ciclone. La casa dovrebbe rappresentare la sicurezza, sicurezze che, forse, per l’artista sono state scosse di recente, chissà per quali svariati motivi. Soffermandoci sul viso del protagonista, sembra quasi che nulla possa impedirgli di essere felice come in questo preciso momento. I suoi piedi non toccano terra; ma chi o cosa lo solleva da terra, e quindi da ogni fatica? La mano di una donna. Non un angelo o un essere sovrannaturale; semplicemente una donna normale. Solo che è capace di volare, anzi, di far volare. Per cui questo quadro è un’appassionata dichiarazione d’amore a quella donna.
Dipingendo con i pennelli dell’anima, Chagall ci dice che l’amore per sua moglie sta tramutando una vita precaria (le case ammassate) in una felicità da sogno, in cui passione e libertà (cavallo e uccello) sono gli ingredienti indispensabili. Lo dimostra anche l’inserimento tra le case verdastre di un’unica costruzione rosa, che richiama il vestito della donna e che sembrerebbe avere la forma di una chiesa. Luogo della celebrazione dell’amore davanti a Dio.
Si tratta di un quadro positivo, ottimista, che in un momento di difficoltà generale come quello che stiamo vivendo oggi, fa trapelare la necessità di reagire, di non vedere tutto nero ma di aggrapparsi alle cose belle, come l’amore, fonte unica di salvezza. Più attuale di così non si può.
Non è facile, per niente, direi. Ma effettivamente è l’unica soluzione. Ogni periodo “confuso”, “ammassato”, “verdastro”, sarà prima o poi superato. Bisogna pensarla così. L’unico rifugio sicuro è quindi l’amore, di un uomo o di una donna, ma anche della famiglia, di un amico. Sta a voi immaginare la persona che sarà capace di farvi librare nell’aria, sereni e felici, sollevandovi da ogni peso.
Una volta individuata, non lasciatevela scappare. Io, per quanto mi riguarda, di certo non lo farò.