Odi et amo. Chi è l’Oltreuomo?
Per me prima di essere l’Oltreuomo, è Andrea. L’ho conosciuto quando, per qualche tempo, ho lavorato al Deposito Giordani di Pordenone, un luogo spesso chiamato in tono sprezzante centro sociale, ma che altro non è se non un vecchio deposito di corriere che è stato il centro di incontro delle associazioni culturali della città con gli alti livelli della burocrazia, trasformato in una officina per la musica e le arti.
Tutte le altre informazioni “interessanti” su Andrea e il suo blog le troviamo qui di seguito, dopo aver avuto il piacere di passare una mezz’oretta davanti ad un caffè tra amici, qualche chiacchiera, qualche stronzata (perché con certe persone essere seri è impossibile) e una registrazione per fare la figura della professionista (o per ricattare chi di dovere se dovessero accusarmi di mentire!) Va bene, sbellicatevi pure. Ora torniamo seri. O quasi.
Nicola, il cantante di una band emergente del pordenonese, i Gonzalo, amico e collega dell’ideatore del blog Oltreuomo, lo introduce al termine della sua intervista. E da lì, è noia. No, scherzo, preparatevi a rivelazioni esilaranti.
Passa! (Che sta per Passador, N.d.A) parlaci di questo progetto. Tu sei l’Oltreuomo?
No, io non sono l’Oltreuomo, ho fatto l’Oltreuomo, ti devo fare un’introduzione?
Sì, chi è allora l’Oltreuomo?
Allora, avevo l’idea anni fa di fare un magazine o qualcosa sui generis e sono partito con Iodio che è una rivista di Pordenone. All’inizio mi divertivo, poi è sorto un problema legato all’editore che con il tempo ha fatto entrare in interazione un mucchio di persone che a lungo andare hanno fatto “ingrippare” un po’ la cosa, quindi ho abbandonato la nave, ho lasciato il mio posto di – esita – direttore, mi fa ridere “direttore” e ho creato questo blog.
Quindi tu crei e Boz (uno dei creatori) si associa?
Sì all’inizio ho creato io e lui aveva un altro blog, piuttosto brutto. Io avevo in mano il prototipo di Oltreuomo e abbiamo deciso di unirci e di proseguire con il mio che era un po’ più carino e fatto un po’ meglio. Poi insieme abbiamo migliorato tutto e adesso è grosso, abbastanza grosso, no è molto grosso. – Non fare il modesto – Sì, ok in Italia è tra i primi tre insomma.
Esatto, come ti spieghi questa fama? Anche piuttosto rapida.
Pausa distrazione. Passano donzelle. Andrea è facilmente distraibile, diciamo così. (N.d.A)
No, semplicemente all’inizio è nato per gioco poi la voglia di farsi leggere ha fatto sì che cercassimo e scoprissimo dei modi per rendere i contenuti molto virali.
Quindi è una scelta, non siete stati scoperti per caso, quanto ci avete lavorato?
Sì all’inizio per almeno un anno e mezzo ci sono stati dei tentativi per aumentare la fan base. Calcola che avevamo fatto in due anni 13000 fan su facebook che è molto poco. Poi appena abbiamo capito che fare, ne abbiamo fatti 100000 in un anno, che è dieci volte tanto. Quindi una volta capito il meccanismo il blog è cresciuto esponenzialmente in maniera quasi automatica e continua a crescere, finché la gente non capirà che è una merdata.
Scoppiamo tutti e tre a ridere.
Si aggiunge Nicola dei Gonzalo, scherzando: Strano che ancora non l’abbiano capito.
Sì. Incredibile, mi stupisco ogni giorno, conclude Andrea.
Quanto di vero c’è in quello che scrivete?
Mah, all’inizio abbastanza. Direi 80%. Era un metodo per parlare in maniera un po’ dissacrante di argomenti che ci interessavano o ci occupavano il cervello. Adesso è proprio svenduto al più bieco marketing, non in maniera totale, però non scrivo un articolo in base a quello che voglio dire o esprimere ma in base a ciò che viene più letto.
Chi scrive? Solo tu e Boz o altri collaboratori?
No c’è anche un ragazzo da dicembre 2013 di Casarsa (PN) che è entrato tramite concorso, in cui avevamo chiesto agli utenti di inviare articoli e in base ai like i due più bravi venivano scelti. Ha vinto un ragazzo della Sardegna che però era molto antipatico e tracotante quindi è stato eliminato subito e casualmente l’altro era Agostino, della zona, così abbiamo anche potuto vederlo di persona, non che sia bellissimo, ma… – si sorride.
Perché il nome Oltreuomo? Perché non altro? Che so, Oltredonna?
Oltredonna, anche se in realtà ormai il nostro pubblico è femminile, non mi sembrava proprio il caso. Oltreuomo è in realtà la traduzione corretta di Gianni Vattimo del concetto di Nietzsche di SuperUomo. Ora non è che io abbia voluto optare per una cosa intellettuale per il blog, semplicemente al tempo il blog più famoso era Spinoza, che è un filosofo quindi in maniera abbastanza infantile su quella scia emulatrice, sì una spinta, emulatrice che si ha quando fai una cosa e dici bon anch’io metto sto concetto qua; ma il nome alla fine è carino…
E il logo? La bombetta, gli occhiali e i baffi?
Quello l’ho fatto io, un giorno avevamo bisogno di un logo e mi sono messo un’oretta. Sembra sia venuto abbastanza hipster. Ci tacciano di essere hipster. In effetti lo è un po’ no? Vabbè, ma chi se ne frega.
C’è chi intuisce lo sfondo ironico di alcuni vostri articoli, ma ci sono state critiche, magari anche pesanti?
Sì, ovviamente. Un sacco di critiche, minacce, sia di botte che denunce. Chiaro, in internet più hai seguito più aumenta il range degli hater. Abbiamo avuto anche degli attacchi da chi è un po’ più famoso in internet… Ci è stato detto che chi ci legge dovrebbe essere impiccato, che insomma, è qualcosa in cui mi trova anche d’accordo – io rido – e un tempo succedeva spesso, è da un po’ che invece ormai si sono abituati tutti. Si sono arresi.
Nicola scherza: il declino è dietro l’angolo. E si sorride insieme.
Magari sarà la giustificazione per il prossimo passo visto che uno l’hai già fatto no? Avete scritto il libro.
Sì, non è che l’abbiamo scritto. E’ una raccolta dei post che ci sono anche gratis in internet quindi è completamente inutile. Ci hanno chiesto e noi abbiamo detto “Se avete voglia, ma noi non vogliamo responsabilità”
Quanto ci credi e quanto lo fai tanto per fare?
Crederci ci credo finché mi permette attualmente di vivere e di crearmi la fama in internet che mi aiuta a trovare altri lavori. Poi non è che …cioè, non credendo a nulla in generale, non credo neanche a questo più di tanto, so che ha il tempo che ha, probabilmente tra un anno è finito e poi amen.
Progetti futuri?
Suicidio. No, non ne ho, a parte l’idea di fare un format video che possa ricalcare quello che è il blog. Per il momento andare avanti con la formula e sperare di fare come Letterman che per trent’anni… non cambia mai.
Tradurre l’Oltreuomo in Inglese?
In inglese è impossibile perché dovremmo trovare qualcuno che traduca non solo bene ma sappia tradurre l’ironia, i giochi di parole, e dovremmo quindi trovare qualcuno bravo da pagare e noi non abbiamo voglia di pagare nessuno. Poi, il mercato inglese non è come quello italiano che ci permette di essere il primo sulla scena, perché ce ne sono tantissimi e la concorrenza è imbattibile.
Degli articoli che spesso prendono di mira le ragazze con un tono un po’ maschilista, cosa mi dici?
Più che maschilismo è maschifemminismo. La maggior parte della nostra utenza è donna. Gli articoli sessisti non sono da maschio contro una femmina, ma scritti da un maschio per femmine affinché queste possano criticare altre femmine. Alla fine non pensiamo quelle cose, almeno per me, sinceramente non me ne frega niente, ma è per le donne che so che apprezzano, sai quella storia delle donne che odiano le donne e dicono, “quella è una troia, quella è una puttana”… e quindi usano gli articoli per divertisi su queste cose.
Voi con le donne come vi comportate?
Io non ho una donna. Con le amiche boh, normale. Boz ha la ragazza, Agostino è single.
Come mai sei tra il pubblico dei Gonzalo?
Sorride. Perché vorrei cercare di prendere il posto del cantante. – Sorridiamo tutti.
No perché oltre ad essere miei amici ed ex colleghi di una band, ho cominciato a seguirli nei concerti e mi piacciono. Adesso fai un po’ di promozione all’album e chiedimi che pezzo preferisco. Dai, chiedimelo. Poi dici il tuo.
Qual è il tuo pezzo preferito dell’ultimo album dei Gonzalo?
Reticent, è bellissimo. Sto cercando di impararlo per suonarlo con la chitarra. Lui non vuole insegnarmelo. ( Io invece ho in loop .Q e The Great Almanac, ma tutto l’album suona in continuazione)
Nicola: me la tiro un po’ dai.
E del primo album?
Epos. ( Io adoro “Leave the story untold”)
Ok, ultima domanda: se l’Oltreuomo fosse un’emozione?
Si perde di nuovo a squadrare le povere passanti di turno… e dopo qualche secondo chiude con: ridondanza.
L’Oltreuomo è questo. Forse è anche altro, ma l’imperscrutabilità del suo ideatore non ci permette di conoscere di più. Grazie Andrea per esserti prestato al gioco, grazie Nicola per averci fatto conoscere la tua musica.
E adesso tutti a mettere i like a facciunsalto e ai Gonzalo. Per l’Oltreuomo avete già dato.