The Rocky Horror picture show!
Quarant’anni e non sentirli. Di cosa si tratta? Di uno dei film cult che più cult non si può: The Rocky Horror picture show! Tratto dal Rocky horror show, celebre spettacolo teatrale sceneggiato e musicato da Richard O’Brien, e inserito nella classifica dei cinquanta film di culto della storia del cinema. Girata nel 1975 (una produzione anglo – americana), la pellicola porta alla luce l’ipocrisia dell’essere umano che vuole negarsi a tutti i costi i piaceri della sessualità. Brad Majors (Barry Bostwick) e Janet Weiss (Susan Sarandon) invitati al medesimo matrimonio, decidono di sposarsi dichiarandosi amore eterno. La prima persona a doverlo sapere è il Dottor Scott (Jonathan Adams) grazie al quale i due si sono incontrati, partecipando al suo corso. I due fidanzatini si imbattono in una notte piovosa. Alle difficoltà del caso nel trovare la strada, si aggiunge la sfortuna: una ruota della macchina cede di schianto. Così Brad e Janet raggiungono il castello avvistato qualche centinaia di metri prima. Il cartello “ENTRATE A VOSTRO RISCHIO!” dovrebbe far presagire il peggio. Ad accoglierli trovano Riff Raff (Richard O’Brien) e Magenta (Patricia Quinn). Ed è qui che ha inizio il delirio: spruzzate di horror, musica di alta qualità, e promiscuità sessuale che in quegli anni destò tanto scalpore (ne desterebbe anche oggi). Le note del Time Warp introducono il personaggio chiave del film: Frunk-N-Furter (Tim Curry), uno scienziato travestito proveniente dal pianeta Bisesso della galassia Transilvania. Furter è sempre alla ricerca di nuove esperienze sessuali. Invitando Brad e Janett nel suo laboratorio, mostra loro la sua nuova creatura del piacere: Rocky Horror (Peter Hinwood). Un uomo dal fisico perfetto che Furter porterà alla mascolinità facendogli provare i piaceri del sesso. Per creare questo mostro, lo scienziato utilizza metà cervello di Eddie (Meat Loaf), centauro tossicodipendente nonché nipote del dottor Scott. Da qui la tematica centrale prende piede. La normalità sessuale viene stravolta. Frunk-N-Furter introduce Brad e Janett ai piaceri della carne, entrando nelle stanze in cui sono stati invitati a passare la notte. Intanto Rocky Horror, aizzato da Riff Raff e Magenta, fugge rompendo le catene che lo tengono imprigionato al letto e viene ritrovato nel laboratorio intento a consumare un rapporto con Janett, mentre Columbia e Magenta osservano da un monitor. Infuriato, Frunk-N-Furter, immobilizza tutti nel suo laboratorio. Compreso il Dottor Scott giunto alla ricerca dello scomparso nipote Eddie e convinto del fatto che in quel castello si consumassero esperimenti alieni. Rendendo i prigionieri delle statue con lo speciale raggio medusa, Furter obbliga i quattro (Rocky, Brad, Dr. Scott e Janett) ad inscenare uno spettacolo. A questo punto sembrano tutti liberati da quella loro inibizione iniziale. La voglia di placare i piaceri della carne prende forma e tra baci e palpeggiamenti, avviene il coronamento del sogno di Furter. Nelle scene si alternano un tripudio di colori sgargianti e cupidigia. Il rosso, prima di tutto. Il rosso del sangue, il rosso della passione. Gli umani sono liberi dalla propria ipocrisia. Alla fine dello spettacolo, Riff Raff uccide Frank-N-Furter, Columbia e Rocky a causa della condotta malsana che ha tenuto, dando la vita a Rocky, uccidendo Eddie e soddisfacendo la propria libidine con Rocky, Brad e Janet. I fratelli transilvaniani Riff Raff e Magenta, trasportano il castello verso il pianeta Bisesso, nella galassia Transilvania, permettendo prima a Brad, Janet e al Dr. Scott di fuggire dal castello. I tre si trovano I tre si trovano così sperduti e confusi nella polvere lasciata dal decollo. “E striscianti sulla superficie della Terra, degli insetti, chiamati ‘la razza umana’… Persi nel tempo. Persi nello spazio. E nel significato”. È con queste ultime parole che il criminologo (Charles Gray), narratore principale delle vicende di Brad e Janet, pone fine alla storia, nel suo ufficio, chiudendo il fascicolo che regge in mano. Lo scalpore della tematica, come detto, è innegabile. Se già lo spettacolo teatrale, partito in maniera sperimentale, ha raggiunto un grande successo di pubblico e critica, il film è riuscito addirittura a fare di meglio, anche grazie alle musiche impareggiabili: il time warp iniziale, ballo parodia della dance song, le cui parole indicano le mosse da seguire, il rock di Meat Loaf e dell’omonimo gruppo che proprio grazie al film riuscirono a scalare le classifiche negli anni a seguire. Insomma, una pellicola da collezione. In Italia, il film, raro caso, non è mai stato doppiato. Dal 1981 Ad oggi, nel cinema Mexico di Milano (via Savona 57), il film viene proiettato (tutti i venerdì alle ventidue). Il consiglio è quello di approfittarne.