Sia fatta la Sua volontà
Lo sbigottimento è grande. Quasi una afasia da orrore. Non solo morti gratuite, decapitazioni, stragi dinamitarde, ma anche l’odio per il bello di un tempo, per la memoria delle nostre esistenze precedenti, i percorsi che l’uomo ha compiuto per mille rivoli prima di arrivare ad essere come è oggi.
I patrimoni dell’umanità distrutti ci lasciano pietrificati. Sebbene sia recente la nostra passione per i beni antichi. Un tempo non lontano, le vestigia erano usate come cave per nuove costruzioni: il Colosseo ne è un esempio. Ma anche le piramidi e tanti altri monumenti nei millenni sono stati depredati o distrutti. E allora qual è la novità?
Forse la prima risposta che viene in mente fa riferimento al cambio di cultura nel mondo, di atteggiamento verso il passato, che ormai vogliamo tutti conservare con cura e non cancellare. Ma c’è un altro pensiero che turba. Ed ha a che fare con una vocazione millenaria, sfruttata nei millenni.
Quando si vuole fare qualcosa di pessimo, di inumano, c’è sempre un pretesto: lo vuole Dio
Perché è più difficile sostenere che sia la propria volontà di potenza a pretendere l’obbedienza cieca e ottusa, mentre è più facile arrendersi alla Sua Volontà, espressa non si sa a chi e non si sa come. Così le stesse divinità vengono magari definite sempre misericordiose e nello stesso tempo gratuitamente vendicative o inutilmente malvagie. Né si comprende perché la Volontà di Dio debba sempre imporsi con le armi, con la violenza, con l’uccisione dei “miscredenti”.
La fede è un dono certamente grandissimo. Purché non celi l’odio per la fede altrui.