Sam il pompiere
Zo Antono, zo Antono, ppompere! Tradotto significa: Zio Antonio, zio Antonio, pompiere! Vedo mia nipote minore Giordana pressoché quotidianamente e alla stessa ora. Il suo sorrisino da bambina di 21 mesi e la testa ricciuta come se fosse una mini Betty Boop, con tutti gli aggiustamenti del caso, sono davvero un momento di serenità in mezzo a tante ore troppo spesso da buttare via. Da qualche settimana mi accoglie con questo saluto sulla scia di un entusiastico rapimento catodico. Non ho mai prestato attenzione ai suoi cartoni animati del cuore, preferisco afferrarla e farmi dare un bacetto, metterla sottosopra, farle qualche pernacchia sul pancino, godere della sua risatina da bambola e poi giocarci un po’. L’ultima volta mi ha sorpreso. Si è divincolata e mi ha detto: sedi, sedi, vedi, n’cendo!
Che dire, la bimba mi ha chiesto di guardarlo insieme, non potevo certo fare l’indifferente. Dopo qualche minuto di introduzione, la serena atmosfera cede al dramma
Sono lì come un allocco, stupito del mio stupore. Non amo molto la tv, me ne tengo abbastanza lontano, ancor più dai canali tematici per bambini, ormai davvero tanti nel mare magnum delle nuove frequenze digitali. La mia mandibola pare non voglia saperne di restare serrata, ma non credo ai miei occhi. Insomma, sullo schermo c’è un adulto, un perfetto imbecille che armeggia con un barbecue esattamente in mezzo ad una radura secca, mentre una serie di piccoli deficienti, evidentemente figli suoi giocano con un pallone che pare voglia per forza rovesciare la brace, alla fine riuscendoci, chiaramente. Sam il pompiere, con la sua divisa linda e pinta, insieme ai colleghi arriva sul posto. La situazione è grave, il fianco della montagna è ormai tutto rosso ed arancione, i gitanti devono allontanarsi, ma Sam come un super eroe risolve tutto in qualche nanosecondo. I responsabili del disastro guardano trepidi, piagnucolano le loro scuse, si battono il petto in chiara ammissione di colpa e attendono gli eventi. Tutto risolto, Sam torna indietro e che fa? Invece di prendere a sonori schiaffoni quella gran testa di cazzo… lo consola! Noooooo, non è possibile. Capisco che questo sia un programma per bambini ma che fine ha fatto la tv educativa? Insomma a Giordana cosa le stiamo dicendo: appicca il fuoco carina, tanto arriva Sam e spegne tutto, poi semmai ti porta anche un lecca lecca? A me sembra così, finita la paura la simpatica comunità ritorna nell’immediato alla tranquillità pre-rogo. Posso capire le esigenze della fiction, ma qui si parla ai bambini. Non mi pare che trattare in maniera tanto superficiale una questione di tale serietà sia serio appunto.
Non ho davvero idea su come esprimermi su questo programma per bambini, ma forse l’ho già fatto. Certo è che se dovessi pizzicare Giordana che gioca ridendo con una scatola di fiammiferi, so a chi rivolgermi. Il nome della casa di produzione è ben visibile sullo schermo….