La paura fa novanta
Nella tradizione napoletana, la paura fa novanta. Chissà poi perché. Magari perché, in ciascuno di noi, albergano almeno novanta cose di cui si può aver paura? Paura di perdere il lavoro, di perdere la casa, paura di perdere la reputazione.
Si può aver paura che le ascelle puzzino durante un colloquio di lavoro, di non portare a termine qualcosa per la quale si è tanto lavorato. Paura, del futuro o di un passato che non va via. Paura del presente e di mettere insieme il pranzo con la cena. Paura di fare un esame universitario o paura di un esame medico.
Io per esempio ho delle paure strane. Ho paura degli scarafaggi e dei topi. Ma non è schifo. E’ proprio terrore.
Ho paura, quando torno di notte a casa, che nella tromba delle scale ci possa essere qualcuno ad aspettarmi, e tutte le volte son costretta a farle di corsa (anche perché non prendo l’ascensore di notte, sia mai che si blocca), arrivando così al secondo piano con un fiatone che manco Rocky sula scalinata a Philadelphia ce l’aveva.
Ho paura quando penso che i miei figli un giorno saranno tredicenni. Ho paura degli attentati, e ho paura di salire nei mezzi pubblici da sola. Però per esempio non ho paura delle malattie, della morte e di altre catastrofi, ma forse semplicemente perché non mi pongo il problema.
Poi ho una paura inspiegabile: quella per i cani. Mi blocco. Anche un piccolo barboncino mi mette in imbarazzo.
A questo punto, per esorcizzare il tutto, mi sembra giusto e onesto insegnarvi a fare un cane:
Prendete della pasta di zucchero nera, e da quattro cilindretti realizzate le zampe anteriori e posteriori, modellando con le dita ed incidendo con un bisturi o un coltellino i polpastrelli del cane. Passate poi a modellare il corpo che sarà una specie di tronco ai lati del quale avrete fatto delle incisioni poco profonde che simuleranno le pliche della pelle. Ancora passate a modellare la testa più grossa dietro e più schiacciata avanti. Sul muso fate un’incisione verticale, infine applicate un triangolino per il naso e due triangolini schiacciati per le orecchie.
Ora, con uno stuzzicadenti, fate dei buchetti sul muso e applicate gli occhi (un dischetto bianco ed uno più piccino marrone) e colorate l’interno delle orecchie con un po’ di pasta di zucchero marrone.
A Natale il sogno di molti bimbi è quello di avere un cucciolo. Se anche voi avete delle difficoltà relazionali, fatelo di zucchero. Magari si convincono.