Meretrices, tra le pieghe dell’ipocrisia
Prego, fatevi avanti, non siate timidi. Questo è il luogo ideale per qualche ora di svago. No, non chiamatela casa di tolleranza, questa è la casa delle Veneri. Donne bellissime, dee di bellezza, esperte nell’arte amatoria. Ma bisogna aspettare il proprio turno, ed intanto, nell’attesa, lì infondo c’è il bar.
Consumate… consumate pure in tutti i sensi! Non importa se siete marinai, militari, professori, o giovanotti di primo pelo, qui i prezzi sono indicativi, siete liberi di pagare anche di più se volete. £1.50 per una botta singola, £2.50 per una doppia, e £3 per una tripla… tre? ma come siete ottimisti! Ogni marchetta verrà annunciata con il suono di un campanello, così quando uscite, potrete pagare a me le prestazioni, qui alla casa. E non preoccupatevi della sifilide, ogni settimana il dottore visita le mie ragazze, perché con noi l’unica cosa contagiosa è la voglia di tornare ancora.
Femmena si doce comm ‘o zuccher, però sta facc d’angel t’ serv pe’ ngannà
Non se ne può fare a meno. Frutto di un’esigenza fisica immortale, tacciata sovente come immorale, che non può essere estirpata. Non è mai esistita una società nella quale del sesso non si sia fatto merce, e mai probabilmente esisterà.
Ma questa volta a parlare sono loro, il cuore pulsante di quelle mura, di quei letti stropicciati all’odore di talco: la Maitresse, una puttana, uno zio che accompagna il nipote per la sua “prima formalità fisica”. Ad ognuno la sua stanza: chi l’ingresso, chi la sala d’attesa, chi la camera da letto. Un viaggio tra musiche, parole ed emozioni, per raccontare una realtà spesso riferita di sottecchi, e quasi mai approfondita. Una realtà trascurata, definita “la fogna” dell’umanità. Vivrete un inevitabile confronto di vite vissute, di esperienze, di sensazioni, e, infine, un paragone quasi obbligatorio con l’Italia di fine ottocento.
Certo… la vita è dura in ogni cuore ci sono momenti di dolore
La bellissima ambientazione, la bravura degli artisti, le coinvolgenti musiche e la profondità dei monologhi vi condurranno in viaggio alla scoperta di un luogo che conserva ancora pagine di storia poco raccontate, e anzi celate dalla città stessa.
Tutto questo è “Meretrices – Tra le pieghe dell’ipocrisia”, il format teatralizzato presentato a Napoli dall’Associazione Culturale NarteA e inserito nell’ambito del Maggio dei Monumenti 2015: O core ‘e Napule, Cori, Cuori e Colori di Napoli, incentrato sulla musica e con l’amore, anche mercenario, come filo conduttore.
Meretrices – Tra le pieghe dell’ipocrisia
di Febo Quercia
Interpreti : Marianita Carfora, Annalisa Direttore, Peppe Romano, Katia Tannoia
Musica del Maestro Biagio Terracciano
Foto di Marco Venezia
info qui: Associazione Culturale NarteA