L’ultimo minuto d’un annegato
Lento. Lentamente entra in me che mi sembra di scoppiare. Dopo il terzo immenso boccone salmastro sto adesso quasi abituandomi al suo sapore.
Cedo le armi, sono cosciente. Ma è finita. Il terrore cede il passo allo stupore; la fame d’aria è passata, ho il tempo adesso di capire come si muore. Pure se in mille, quando si muore, si muore soli.
E’ l’ultimo minuto.
Capisco adesso come si sentono i pesci, acqua nell’acqua, ma vi respirano. Noi non siamo animali marini, e se l’acqua marina possiede adesso i miei polmoni, questi s’intasano, s’accrescono, ne scoppiano. Ma non respirano. Siamo uomini.
Cinquanta secondi. Vi rivedo. Madre e padre, lavoro, fatica, dignità. La dignità d’una vita semplice. Poi la guerra, la paura, la fuga come ultima speranza. Andate, voi che potete. Gli ultimi averi con noi. Tremilacinquecento chilometri a piedi.
Quaranta secondi. Ti rivedo. Come fossi ancora accanto a me, ma non ci sei più. Persa in quella barca al buio tra cento e cento e più altri come noi, impossibile ritrovarti. Impossibile chiamarti, urla tra le urla, canto tra i canti, preghiera tra le preghiere che s’innalzano al cielo insieme al lamento. Se ci rivedremo sarà all’alba, ma alba non è stata. Sarà senza di noi. Eppur ti vedo, accanto a me, come sempre, e rivedo tutti i nostri momenti, e quel sentir l’amore insieme, e i tuoi capelli neri tra le mie dita, e il sogno d’aver dei figli.
Trenta secondi. Fuori gli occhi dalle orbite, in quest’apnea che presto avrà fine. Smetto di lottare. Troppo distante l’aria, troppo distante la superficie, troppo distante la speranza. Tutto è troppo distante; anzi, ad allontanarmi son io, che nemmeno so nuotare.
Venti secondi. Prego. Un Dio che so d’avere, onorato dai miei padri, dai miei fratelli e dai miei avi. Siamo nulla senza Dio, e Lui è Grande. Non avrò sepoltura, e la mia tomba sarà il mare. Lo so, lo sento. Precipito sempre più velocemente.
Dieci secondi. Sparisce il tempo dalla memoria, e tutto scorre, tutto è scorso ormai. Spero non invano. L’amore è tutto ciò che rimane.