Volano i Cigni all’Orto Botanico
“Spesso il nostro sguardo è troppo piccolo
per contenere il volo di un cigno”
Non lo vogliamo, è troppo brutto, dissero le sorelle anatre.
Queste cose non le voglio proprio sentire! intervenne mamma anatra.
E via subito, in punizione, ritornate dentro al guscio!
Inizia così la tormentata esistenza del brutto anatroccolo, metafora moderna del reietto, del diverso, del diversamente qualcosa che la società dei normali fatica ad accettare, ansiosa com’è d’omologare tutto e tutti, di ricondurre ogni cosa a tre o quattro schemi, spesso più per pigrizia mentale che per reale paura dell’altro da sé.
come raccontare questa favola, scritta per i bambini di ieri, ai bambini di oggi, così inclusivi per natura, così voraci di disuguaglianze?
Come raccontarla a loro, proprio a loro che sono spesso i primi, invece, ad insegnare agli adulti che no, non c’è alcuna differenza tra questo e quello, e che non dobbiamo per forza ostinarci a cercarne finché non ne troviamo?
Depurandolo dei tratti più violenti del rifiuto, che caratterizzano la più nota versione disneyana, dov’è la madre stessa prima artefice dell’abbandono, e ripristinando – nella regia di Giovanna Facciolo – il nocciolo principale della versione originale di Andersen, che vede l’anatroccolo, sostenuto da nessuno se non la madre, fuggire via alla ricerca di luoghi migliori dove condurre l’esistenza, attratto come per magia dal volo dei cigni, per scoprire infine che quell’attrazione era fatale perché egli stesso è uno splendido cigno, e i rivali delle semplici anatre.
A Napoli, in un percorso narrativo itinerante e coinvolgente, nell’incantevole cornice dell’Orto Botanico. Una fiaba intramontabile, per tutte le età.
Compagnia I Teatrini, per la regia di Giovanna Facciolo.
Fiabe di Primavera. Ogni sabato e domenica, fino al 30 maggio.
https://www.youtube.com/watch?v=yic3N8LA5BU