Canti della Passione di Cristo
Canti della Passione di Cristo alle Catacombe di San Gennaro a Napoli. Una donna, una qualsiasi, cerca suo figlio, già prigioniero e ormai condannato. La storia ripete se stessa, in un moto perpetuo di dolore. Maria, la Vergine, dimentica del suo ruolo, della sua collocazione, diventa una madre, la primigenia madre, madre di tutte le madri che ancora oggi nel mondo piangono stordite l’omicidio della prole. Quale dolore più nobile e devastante può esistere nella vita se non quello di sopravvivere ai figli trucidati per volontà inumane? La stessa desolazione accomuna ogni donna, che sia una prostituta oppure colei che ha concepito senza peccato.
Damadakà Musica dalla Tradizione, ce lo racconta nello splendido scenario delle Catacombe di San Gennaro. L’aria è umida, poca la luce, il sito diventa palcoscenico restituendoci un’atmosfera senza confort, scomoda, come se volesse introdurci al lutto che si sta per rappresentare. Gli artisti in scena regalano al pubblico antichi canti, nenie dimenticate, frutto di un attento lavoro di ricerca, che vede i componenti stessi del gruppo impegnati nella valorizzazione e riproposizione di musiche, danze e canti della tradizione orale del Sud Italia ed in particolare della Campania.
Con il canto racconta della sua sventura di madre, lo racconta a se stessa perché altri sentano, perché altri comprendano
La musica diventa a tratti atonale, dura come sonori ceffoni che vogliono scuotere le coscienze
La genitrice addolorata, prostituta o vergine che sia, chiude lo spettacolo lanciando ai piedi del pubblico un sudario, simbolo della fine, della morte, del non più, simbolo di un interrogativo rivolto a tutti, stimolo crudo e inquietante a riflettere, a valutare in coscienza la propria responsabilità nel rendere, una vergine o una puttana, la madre di tutte le madri.
I miei personali ringraziamenti vanno agli artisti per l’immensa bravura:
Michele Arpa, voce
Daniele Barone voce e tofa
Dario Barone voce ed effetti sonori –
Mario Musetta voce, oud e chitarra battente
Charles Ferris tromba –
Margaret Ianuario voce
Si ringrazia Paola Tufo per le fotografie.