Vivere di conseguenza
Destino. Libero arbitrio. Fai ciò che vuoi. Fa come ti senti. Dimmi tu. Capirò. Accetterei. Cosa vuoi? Che farai? E adesso? Come vuoi. Io non voglio, devo. Per ciò che voglio non c’è mai sufficiente spazio. Non sono io, e nemmeno tu, è la vita. Frenetica la vita, complicata, una partita ad un gioco di cui impari le regole solo giocando. Un gioco entusiasmante e pericoloso. Quello che desideri, non importa che sia qualcosa di stupido o importante, passa sempre prima attraverso una serie di dilemmi pratici e morali; un processo che smussa gli angoli, taglia gli eccessi, riempe i vuoti, smonta, santifica, demonizza, in una parola: adatta.
I dilemmi morali […] sono la parte più facile. Questo perchè molte persone semplicemente la saltano.
Il problema è che nella stragrande maggioranza delle volte la vita non ci chiede di accontentarci di scegliere tra una bottiglia di Barolo e una di Montalcino, né tra una crociera e un week-end in montagna. No, ci chiede di scegliere se fare del male allontanando qualcuno o farsi male continuando ad averlo vicino, se lasciare il posto di lavoro o accettare di guadagnare di meno, insomma se uscire dalla porta principale o da quella sul retro. Che spazio resta alla propria volontà? Quella vera, quella che non ha niente a che vedere con tutto quello su cui si trova ad agire. Quanto quello che effettivamente farò parlerà di me?
Per tutte queste ragioni quando scorrevo la tracklist dell’ultimo album dei Verdena mi è balzato all’occhio un titolo su tutti: Vivere di conseguenza.
Vivere di conseguenza, non è quello che facciamo? Questo pezzo non solo mi ha rimandato a queste riflessioni, ad ascoltarlo nel suo ritmo andante nell’inizio, turbolento nel mezzo per poi aprirsi con un tono di spensieratezza nel finale, è come se imitasse quel processo che porta dal desiderio al compromesso, e aderisce perfettamente al senso che secondo me è in fondo a tutto questo discorso.
Di compromessi, mi hanno insegnato, si campa. Capirlo è stato un passo avanti per me che spesso lotto con la frustrazione di vedere Egli stesso ha sottoposto i suoi desideri ad un adattamento e lo ha fatto per una sola ragione, quella che è anche la tua: venirsi incontro per non vivere in solitudine.
E se dopo tutto questo scendere a compromessi c’è chi riesce comunque ad essere felice, come possiamo dire che non viviamo nel migliore dei mondi possibili?