Produttori di memoria
Le novità, arrivano, hanno un grande successo e poi nel nulla. Un mondo di Jalisse.
Ma ci sono cose che non possono essere tralasciate. A guidare la banda ci sono Albano e Romina Power. Il primo, classe 1943, esordisce nel 1965 in una anteprima per Sanremo. La seconda, una vera bimba, è del 1953. A 13 anni in quattro anni fa 14 film. E nel 1966 esordisce come cantante.
Ad arricchire le serate gli Spandau Ballet (in origine The Cut) che esordiscono nel 1976 facendo boom negli anni ’80. E per divertire la sala una imitatrice fa il verso a Ornella Vanoni, classe 1934, che canta (dopo avere recitato in teatro) dalla fine degli anni ’50.
Ora non siamo qui a far la mistica del giovanilismo, ma colpisce che per avere successo in tv si debba ricorrere a figure di alcuni o molti decenni fa. Fino a quando durerà? Chi sostituirà Celentano, Morandi? Non è un caso che la scomparse di Pino Daniele o di Lucio Dalla siano state trattate quasi come un lutto nazionale per eroi del nostro tempo. Anche il figlio di De Andrè cerca di riportare alla memoria il padre.
E’ come se fossimo diventati produttori di memoria. Le novità, arrivano, hanno un grande successo e poi nel nulla. Un mondo di Jalisse. Che per stare a galla vuota il magazzino, per dare al pubblico quello che ricorda, cioè il pezzo forte, mentre le novità sono il contorno. Va bene così. Ma mette tristezza.