Ed è già lunedì
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Vi capita mai di essere in affanno? Tutto di fretta, tutto di corsa, tutto col cuore in gola. Per carità tutte cose belle, ma il fatto che oggi già sia lunedì mi inquieta. Il lunedì non è un giorno qualsiasi, è il punto di partenza della settimana e la fine certa e definitiva del week end. Io il lunedì non lo detesto per niente. E’ un po’ una sorta di liberazione dalla consapevolezza che dovresti riposare ma proprio non ce la fai. Che poi io durante il week-end mi stanco il doppio, è un dato di fatto. Le cose da fare e sbrigare si accumulano come i vestiti da sistemare che sono accatastati a forma di montagna sulla sedia. Ci sarebbe da rilassarsi, ma se poi non fai le cose che sicuro non puoi fare durante la settimana, quando si potrà farle poi? Il segreto sarebbe dormire… quarantotto ore di seguito. Alzarsi solo per le funzioni fisiologiche e poi decidere di stare solo supini o in posizione fetale al massimo. E invece no. E meno male che c’è il sole. Almeno svuoto un po’ il cesto dei panni sporchi. Ma per la miseria, una volta, quando c’era il sole non era un buon momento per una passeggiata sul lungomare? Uff, sbuff, spam, sbam. Una fatica star dietro a tutto. Ci sarebbero le ruote delle biciclette dei bimbi da gonfiare, che per loro è primavera già, e non ne possono più di usarle in cinquanta metri quadri di appartamento. Ci sarebbe poi da pulire gli armadi e dovrei andare a trovare mia nonna che è una settimana che non la vedo. Uff, sbuff, spam, sbam. Se faccio la coda, non si vede che ho i capelli da lavare e se faccio due passate di correttore, sul contorno occhi, magari non ci sembra che sto per diventare un panda. Uff, sbuff, spam, sbam. Spesa di domenica… ma perché mi manca sempre qualcosa? Si è otturato lo scarico del lavandino della cucina, di chiamare un idraulico nemmeno a parlarne. Sturalavandino, miscugli di bicarbonato, sale e aceto caldo, che Maga Magò non è degna di farmi i lacci delle scarpe. Ho perso il mio anello preferito – non nello scarico meno male – quello con l’iniziale. Mannaggia, mi piaceva tanto. Vabbè potevo perdere la borsa o che ne so, il cellulare. Poteva andare peggio. Una mia cara blogger ieri ha scritto che deve prendersi un periodo di pausa forzato. Deve lottare contro dei fantasmi, per lei e per i suoi cari. Deve lottare e deve vincere. Uff sbuff, spam, sbam. Guardo i panni accatastati che sono ancora lì sulla sedia, io mi sento fortunata. Ed è già lunedì. A te C. dedico questa ricetta, appena avrai vinto il mostro, faremo insieme tanti bei biscottini e li mangeremo assaporandoli con un bel tè fumante.
Per 4 teglie di biscotti circa
Ingredienti:
500 gr. di farina
250 gr. di burro freddo a pezzi
150 gr. di zucchero a velo
1 uovo intero
pizzico di sale
aromi: buccia grattugiata di limone o vaniglia naturale
Come dicevo più su, questa pasta frolla si può fare nel mixer, ma chi non ce l’ha può fare tranquillamente a mano impastando al solito modo con farina a fontana, burro a pezzetti, zucchero, sale e aromi, infine aggiunge l’uovo.
Nel mixer invece va la farina, il burro a pezzi freddo da frigorifero, lo zucchero a velo (io faccio anche quello nel mixer), sale e aromi, faccio andare per un minuto finché non si è un po’ compattato, poi aggiungo l’uovo, rimetto in azione a velocità media, quando inizia a compattarsi e formare grosse briciole mi fermo.
Tiro fuori dal boccale e impasto velocemente a mano, poi faccio uno strato di frolla e chiudo nella pellicola e metto in frigorifero per almeno un’ora.
Dopo il riposo, la rimpasto velocemente, sulla spianatoia spolverata di farina, e la stendo aiutandomi con della carta forno se necessario. A questo punto con i tagliapasta e le formine si possono fare i biscotti, con delle forme a piacere. Vanno cotti in forno al ripiano basso a 170° per circa 10 minuti; non devono prendere colore ma restare chiari.