Il libro: “nuovo” dispositivo di conoscenza
In questi giorni la mia attenzione è stata catturata da un link che gira su facebook. Si tratta di un’esilarante ed ironica presentazione Apple-style di un “nuovo” dispositivo di conoscenza bio-ottico organizzato. Vi consiglio fortemente di guardare il video in questione perché ne rimarrete rapiti.
Sfogliando le pagine scoprono mondi, colori, idee e sensi.
Fantastico vero? Sembra assurdo, ma effettivamente è così. Con tutti questi smartphone, tablet e pc ultra accessoriati, si sta perdendo la goduria di sfogliare un vero libro fatto di carta e inchiostro. Eppure, quel piacere fisico che comporta la scoperta dell’evoluzione di una storia, il “chissà cosa succederà adesso” che solo continuando a leggere i capitoli successivi di un romanzo possiamo avere, è completamente diverso se si affronta con un libro vero tra le mani o con un e-book. Sì, perché già solo il profumo delle sue pagine, magari le sue illustrazioni particolari, o lo stile del carattere utilizzato e scelto dallo scrittore, sono tutta un’altra storia. Per carità, non si può negare la comodità di queste diavolerie. In un piccolo spazio sono rinchiusi tantissimi testi da poter scorrere in ogni luogo e in qualsiasi momento. Resta però una sensazione completamente diversa.
Entrare in una libreria ben fornita oppure in una biblioteca e cercare tra gli scaffali il libro che può insegnare qualcosa di nuovo, che può narrare una storia avvincente che tiene aggrappati al filo della suspense, oppure che racconti la storia di uomini o donne speciali. E mentre lo sfogli immagini ciò che leggi. In effetti molte volte quello che la tua fantasia aveva visualizzato è molto diverso da quello che poi alcuni trasferiscono sulla pellicola di un film tratto da quel particolare testo. Nella lettura ognuno di noi diventa sceneggiatore e regista della trama in oggetto. Poi c’è l’aspetto fisico. Ad esempio, io ho lavorato come tirocinante nella biblioteca del mio paese – San Giorgio a Cremano (NA) – per qualche mese. Oltre a volumi d’importanza storica, in questo grazioso spazio comunale, si possono trovare anche testi di vario genere, attuali o classici. Importantissima è la parte dedicata agli utenti più piccoli. Suddivisi per fasce d’età, i libri possono essere cercati dai bambini stessi che, accompagnati dai loro genitori, sono muniti della scheda per ottenere in prestito i testi. La magia è osservare le loro espressioni mentre toccano le copertine colorate e di materiali diversi, specie se si tratta di bambini entro i cinque/sei anni. Sfogliando le pagine scoprono mondi, colori, idee e sensi. Per le bravissime bibliotecarie nulla può essere più gratificante. Così come è soddisfacente vedere che ci sono tanti ragazzi che preferiscono studiare nel silenzio di queste sale piuttosto che a casa loro, magari per evitare distrazioni continue ed allo stesso tempo anche per trovare compagnia in attimi di tregua dallo studio. Molto appagante è anche sapere di fornire un servizio alla cittadinanza non più giovanissima. Molti anziani, magari soli o con tanto tempo libero a disposizione, si dedicano alla lettura quasi come se questa fosse una vera dama di compagnia. Ecco perché è ancora tanto importante il libro, o book come nel video citato prima.
Anche nell’arte, molto spesso, i libri sono i soggetti delle opere. Artisti di ogni parte del mondo li hanno rappresentati nei loro dipinti trasmettendo al fruitore il messaggio subliminale nascosto nelle loro pennellate. Ad esempio, Il polacco Jacek Yerka, contemporaneo esponente del surrealismo, è l’autore dell’opera intitolata Bible Dam. Una grande libreria funge da diga. Il messaggio dell’artista è chiaro: i libri contengono un enorme fiume di sapere.
Ancora, una meravigliosa pittrice francese, Francine Van Hove, ci concede la possibilità di ammirare delle splendide donne assorte nella lettura. Fascino e intelligenza si fondono naturalmente. Una bandiera femminista celata dietro l’importanza della cultura.
Altro pittore e scultore surrealista, questa volta però di origini russe, è Vladimir Kush. Spessissimo il soggetto delle sue opere è il libro, raffigurato nelle maniere più disparate dall’artista. Egli stesso definisce la sua arte “realismo metaforico” ed è semplice scoprirne la motivazione guardando le sue creazioni.
Alcuni artisti hanno invece fisicamente utilizzato i libri nelle loro opere, non come soggetti ma come supporti. Lo statunitense Mike Stilkey ha usato come tela i dorsi di libri sovrapposti per creare dei grandi quadri. L’idea di dipingere sui libri non è però un’idea nuova appartenente ai nostri tempi. Già nel Rinascimento possiamo trovarne degli esempi, come quello composto da una raccolta di 17 volumi provenienti dalla biblioteca della famiglia Piloni di Belluno. Questo bellissimo lavoro artistico è di Cesare Vacellio.
Riscopriamo dunque il piacere della vera lettura. Esploriamo la nostra coscienza attraverso volumi cartacei ed impariamo soprattutto a trasmettere questa gioia ai bambini, che potranno forse diventare i futuri scrittori ed artisti del domani.