Il mito del doppio
Presa dalla foga di voler trasporre in cucina quest’ossessione momentanea del doppio, ho aperto il frigo: era rimasta un po’ di crema di barbabietole che vi ho preparato nello scorso articolo. E c’era un uovo. E del riso con le lenticchie cucinato à la façon libanese dal mio genitore. Ho assemblato il tutto deponendo l’uovo cotto all’occhio di bue sopra un carrè di pizza. Ma io del riso non so parlarvi, perché non l’ho cucinato io e perché sono così fiera del mio crostino all’uovo che, potendo, l’avrei replicato.
Allora, qui vedete sia quello che ho mangiato che la rivisitazione fantasiosa che vi indica quello che avrei voluto mangiare, che sembra un po’ come quando si vedono le cellule riprodursi, sdoppiarsi, sui libri di biologia. Avete mai trovato un uovo con due tuorli? Meraviglia e bontà.
E questo piattino, nella double-versione, fa una certa impressione e mette gola al tempo stesso, nevvero? Sembra una faccia dagli occhi illuminati d’arancio e la bocca insanguinata, o no? Invece trattasi di un….
Uovo arricchito.
Ingredienti:
- un uovo
- un pezzo di pizza bianca (che altrove si chiama schiacciata o focaccia, mi dicono)
- sale, pepe, olio
- cipolla
- crema di aceto balsamico
Scaldate la pizza in forno, soffriggete la cipolla e deponetela sopra la pizza. Poi cuocete l’uovo all’occhio di bue, posate anch’esso sopra la pizza, guarnite con sale e pepe a volontà e disegnate un fiorellino con la crema di balsamico. Non dedicate troppa cura a questo gesto: prestate piuttosto attenzione a non far sfreddare il tutto. Unitelo agli avanzi che avete in frigo, anche se non sono colorati come la mia crema di barbabietole con yogurt greco. Ed ecco che i vostri avanzi si sono trasformati in un soddisfacente pasto che è anche good-looking grazie a quel fiorellino balsamico. No: non chiamatelo croque madame.
La citazione
che mi viene in mente è assolutamente un Borges. Tratto da “Finzioni”
“ En el sueño del hombre que soñaba, el soñado se despertò”
(Nel sogno dell’uomo che sognava, il sognato si svegliò)
Chi sogna? Chi si sveglia? Siamo i sognanti o i sognati? Dov’è il nostro doppio che ci sta sognando? Dov’è il doppio di noi stessi, quello che sognamo?
Buon appetito e alla prossima settimana!