La deputata Sara Moretto si racconta
Il forte discredito che la classe politica sta subendo deriva anche dal fatto che la vediamo lontanissima, fuori dal nostro spazio abituale. Per questo ci siamo preposti di colloquiare con qualche politico che, come qualcuno scoprirà con sorpresa, appare come una persona normale. Compito della politica è servire ed essere vicina al cittadino e compito del cittadino è essere attivo ed essere vicino, toccare, creare, la politica.
Per cominciare, abbiamo intervistato Sara Moretto, giovane deputata del Partito Democratico.
Partiamo con un esercizio. 40 parole per la Sua descrizione. Non una in più e non una in meno.
Da marzo 2013 deputata Pd. Da agosto 2013 mamma. Da sempre appassionata di politica. Il mio impegna inizia con l’elezione in consiglio comunale a Portogruaro a 24 anni. Ho il mio lavoro e questo mi rende indipendente.
Mattia, 17 anni, studente, chiede che cosa si può fare per migliorare il mondo. E, soprattutto, cosa può fare un politico per questo.
Mattia potrebbe cominciare impegnandosi a mantenere nel tempo la mente aperta. Non è facile. Dovrebbe studiare e acquisire una sua indipendenza lavorativa, unica via per poter applicare la libertà di pensiero anche nelle scelte di vita. Il politico dovrebbe fare lo stesso!
Stipendi, indennità e pensioni. Tasto dolente che può sfociare nel populismo e nell’antipolitica. Ma in ogni luogo comune, storia ci insegna, c’è sempre un fondo di verità. Si cambia? Nello specifico: quanto potrebbe valere, in termini economici, il lavoro di un Parlamentare?
Si è già cambiato, nessun vitalizio e pensione di anzianità con il metodo contributivo solo se il deputato rimane in carica per il tempo di una legislatura. Più che l’indennità penso dovrebbero essere razionalizzati i rimborsi in base alle effettive spese sostenute per la trasferta e il vitto fuori sede.
E’ vero che il popolo di sognatori, quale era quello italiano, non sogna più? Ci sono differenze, sull’ottimismo, tra nord e sud?
Oggi è difficile sognare ma sono convinta che gli italiani rimangano un popolo sensibile e fiducioso. Sognare non è sintomo di superficialità ma convinzione che il futuro possa essere migliore. Differenze tra nord e sud ci sono, è innegabile. Come ci sono differenze tra le stesse regioni del nord e del sud. Non penso però che il luogo comune per cui i settentrionali sono freddi e cinici e i meridionali fatalisti e passionali possa essere un assioma.
In Italia c’è più uguaglianza o libertà?
Penso più libertà. La libertà non è però qualcosa di infinito, deve collocarsi in una società e rispettarne le regole. La chiave per coniugare libertà ed uguaglianza è per me la giustizia. Tema sul quale il nostro Paese purtroppo ha ancor molto da fare.
Qual è la legge che ancora non è stata scritta?
Una legge che elimina automaticamente tutte le leggi che non servono più e quelle che contrastano con altre leggi. Una legge per semplificare davvero.
Se potesse fare un salto… Dove?
Farei un salto nel passato per vivere i momenti dell’Assemblea Costituente della nostra Repubblica e un salto nel futuro per vedere dove andremo… e magari evitare oggi qualche errore.
Grazie, Sara, per la tua disponibilità. Speriamo di annoverarti tra i nostri lettori, e che tu torni di tanto in tanto a fare un salto da noi!