Un milione in piazza. E Google non lo sa

In una settimana dominata dall’impegno della Roma contro il Bayern, che è poi stramazzata sotto i colpi dei teutonici per sette a uno, scimmiottando i verdeoro, spicca il risveglio d’interesse per il caso noir di Elena Ceste, scomparsa da gennaio, ritrovata una settimana fa, e della quale le analisi hanno dato conferma d’indentità solo da qualche giorno.

Poco da dire, al proposito: il solito marito indagato, la solita campagna che si conferma luogo prediletto dai cadaveri per occultarsi indisturbati per mesi e mesi, le solite accurate e approfondite ricerche condotte per acri quadrati che si rivelano infruttuose: il corpo era poco distante da casa.

La prossima volta cercateli meglio, e soprattutto più vicino, perché pare evidente che non ci sono più gli occultatori d’una volta, e che questi tempi sedentari hanno fatto prevalere in loro la pigrizia, inducendoli a scaraventare il fagotto sopra il primo rovo, dentro al primo pozzo o dietro al primo muro.

I cani molecolari, poi, licenziateli proprio: in fondo sono pubblici dipendenti pure loro, e appaiono difatti non meno fannulloni. Non si vede perché, a questo punto, le mannaie di Brunetta e Renzi dovrebbero risparmiare i nostri fidatissimi amici a quattrozampe, che non ingarrano una molecola da tempo oramai immemore, e quanto ci costano in Ciappi lo vorremmo proprio sapere. Altro che tagli alle auto blu e spending review: il problema, ne son certo, sono i cani molecolari fannulloni. Vendiamone qualcuno su ebau ebay.

L’interesse degli internauti non si ferma però qui, e spazia tra il profano e il sacro, dando per un verso fondo alla curiosità pelosa di vedere sul tubo Tiberio Timperi imprecare alla Vergine, e per altro sfogo alla curiosità glabra di ascoltare Suor Cristina interpretare il like a virgin di quell’altra Vergine, non mater dei, ma mater pop, provocandone perfino il pubblico apprezzamento su facebook.

Come truccarsi per Halloween monopolizza infine l’ultimo trend, che pare proprio non lo si sappia e che non resti altro da fare che interpellare l’oracolo di Google; si sa benissimo invece come non truccarsi, e specie come non farlo mai utilizzando a sproposito il botulino: l’esempio negativo è tutto di Renée Zellweger, mamma di Bridget Jones, apparsa irriconoscibilmente deturpata dalla tossina, si teme per sempre, sul red carpet degli Hollywood Awards di Beverly Hills.

Se questi sono i motivi per indignarsi, allora stiamo freschi, con un milione in piazza e nemmeno un picco nei trend. Poi dice che ci pisciano in testa e raccontano che piove.