Il bambino che non nascerà
Ciao mamma, tu non mi conosci, ma io ti guardo sempre. Sono il bambino che vorresti. Lo so sai. Anche io vorrei tanto venire li da te e farmi stringere forte forte. Certe notti sogno di galleggiare dentro la tua pancia e diventare grande grande. Hai degli occhi bellissimi mamma, ma tanto tristi, perché? Desidero tanto fare parte di te, entrare nel tuo corpo, diventare una sola cosa per nove mesi, e poi uscire, finalmente, per stare tra le tue braccia.
Sei bella mamma. Mi sembra di sentire il tuo profumo. Ti ascolto quando canti mentre ti lavi, hai una voce dolce. Ma perché ieri sotto la doccia piangevi mentre ti toccavi il pancino? Ti faceva male? Se ci fossi io con te non ti farei mai stare male, sarei sempre buono. No mamma, io non sono arrabbiato con te, io ti amo. L’altra mattina ho visto che piegavi i suoi vestitini. Li mettevi via tra le lacrime.
Forse lo sarei anche io, e smettila di chiederti se saresti in grado di voler bene a un altro figlio, perché sono sicuro che me ne vorresti. Il tuo cuore è grande e c’è posto anche per me. Lo sento. Lo avverto quando ti osservo mentre stai con lui. Vi vedo anche la notte. Lo abbracci e lo accarezzi. Ascolti ogni suo respiro, ogni sussulto che ti fa svegliare. Vedo come al buio allunghi la mano per sentire se respira. Vedo come lui ti cerca con la sua piccola mano e si aggrappa ai tuoi capelli.
Vedo come ti scopre lentamente il seno e succhia durante il sonno. Ecco, quello un po’ mi fa diventare triste, perché penso che anche io potrei essere li con voi. Mamma, non è colpa tua, lo so. So com’è stato difficile anche con lui, le paure che avevi. No mamma, io non sono arrabbiato con te, io ti amo. L’altra mattina ho visto che piegavi i suoi vestitini. Li mettevi via tra le lacrime. Mamma, sai quella tutina con gli orsetti? Che bella, mi piacerebbe tanto poterla mettere. Dici che starebbe bene anche a me come a lui?
No mamma, scusa, non volevo metterti di malumore, hai sentito i miei pensieri? Non piangere per favore. Se solo potessi abbracciarti! Mamma non arrabbiarti con papà. Perché ti vedo discutere con lui quasi tutti i giorni? Non è per colpa mia vero? Stamattina hai detto che avresti voluto un altro bambino. Il cuore ha iniziato a battermi forte forte. Ci siamo, ho pensato. Ho iniziato a immaginare tutte le cose che avremmo fatto assieme. Avevo il respiro corto per la felicità. Sarei nato.
Ma poi papà ha corrucciato la fronte e ti ha guardata con rimprovero mentre usciva di casa. Perché non mi vuole? Sarò bravo lo prometto! Perché non pensa mai a me come fai tu? Perché ha deciso lui per noi? Mamma, perché hai lasciato decidere lui per noi? E io? Mamma, e io? Avrei tanto voluto abbracciarti mamma, ti voglio bene, anche se non nascerò.