Acqua e olio (seconda parte)
Questo è un articolo a puntate, trovi la prima qui
Scagli la prima pietra chi è senza peccato, scagli la prima pietra chi è senza peccato, scagli la prima pietra…lo ripeto da ieri piangendo in silenzio, ingoiando i singhiozzi. Ti ho tradito con la mente, quella donna l’ho desiderata davvero. Non ci avrei messo la testa, la mia era solo urgenza fisica, semplice sesso di consumo, un modo per capire se sono ancora vivo.
Non lo so adesso amore mio, adesso che siamo acqua e olio non riesco a capire se sono vivo. Piango in silenzio perché adesso so per certo che stanotte abbiamo fatto l’amore davvero per l’ultima volta. Come sempre mi sei venuta in soccorso. Se avessi incontrato l’altra starei ancora peggio. Ancora una volta tu a salvarmi, pronta a migliorarmi la vita. Ho respirato i tuoi capelli, ho accarezzato la tua schiena perfetta, ho sentito il tuo sapore, vero e succoso, ti ho sentita di carne, di pelle e di ossa.
Mi hai lasciato in un sonno profondo che mi era estraneo da troppo tempo. Non avrei potuto pretendere altro. Quelli come te hanno bisogno di un permesso speciale per allontanarsi, avrai insistito, ne sono certo, ma tu mi ami amore mio, almeno la metà di quanto ti amo io.
Ma adesso lo so, siamo diventati per sempre acqua e olio, due fluidi che non possono mescolarsi, una sospensione eterna. Siamo nella stessa bottiglia, tu sopra ed io sotto, ed un velo impercettibile di particelle ci terrà per sempre separati. Ingoio i singhiozzi per allenarmi, per tutti i milioni di singhiozzi che arriveranno, per tutti quelli che dovrò nascondere al cucciolo che ho qui con me, questa bambina con gli occhi tuoi che mi si aggrappa per trovare la sua ragione di vita.
Vorrei lasciarmi andare, sballarmi, ubriacarmi, annullarmi, ma rivedo in lei i tuoi tratti e combatto, mi ribello, mi tengo in piedi. Mi concedo solo il pianto, non posso e non ho il diritto di andare oltre. Dio ci ha mandato una bimba bella quanto te perché sapeva, un appiglio in questo vuoto, per non affogare. Piccola, ed ignara del suo potere.
Scagli la prima pietra chi è senza peccato, scagli la prima pietra chi è senza peccato, scagli la prima pietra…lo ripeto da ieri piangendo in silenzio, ingoiando i singhiozzi
Mi sono illuso per anni che fossi io a proteggere te, a tenerti al sicuro, anche quando ti consolavo per quei tuoi mal di schiena sempre più frequenti. Ci rimanevi davvero male quando la difficoltà di portare in braccio la tua principessa, quello scricciolo leggero come una piuma, che si illuminava solo a sentire la tua voce, aumentava sempre più.
Il tuo malessere stava diventando troppo evidente, pur lasciandoti bella e perfetta come la luna, e la mia insofferenza nel trovarti tesa e senza fiato mi corrodeva il cuore. Ma ridevi amore mio, quanto ridevi. Mi dicevi sempre che non ti avrei tradito mai. Una bella come me dove la trovi? Mi lanciavi uno sguardo ricco di promesse non del tutto pacifiche, e mi davi le spalle, allontanandoti, facendo finta di essere stizzita.
Mi lasciavi ad interrogarmi su come mai tanta fortuna fosse toccata proprio a me, mentre il ticchettio dei tuoi tacchi faceva da colonna sonora ai miei pensieri. Sapevi bene che ti amo a prescindere, non perché sei bella, ti amo per come la tua bellezza la metti da parte per donarti a me, a noi, al nostro trio perfetto. Quando la ginecologa ci assicurò che sarebbe arrivata una femminuccia, scappai dallo studio con la scusa dell’auto in divieto di sosta. Mi vergognavo a mostrarle le mie lacrime.
La sera in cui abbiamo fatto l’amore ti cercai nel letto con la precisa idea di concepire una bambina. Sarebbe diventata come te, e già adesso ti somiglia molto. Ride di denti e di occhi, ride col corpo, ride con i gesti. Parla spesso di te, mi lascia leggere le lettere che ti scrive, mi mostra i regalini che ti prepara.
La settimana scorsa mi ha trascinato per negozi, ha scelto per me qualcosa da indossare, mi ha detto che sono un trasandato. Oddio, siete identiche. Non ricordi cosa dice la mamma, bisogna sempre essere a posto. L’ho mangiata di baci! Ha la capacità di farmi dimenticare per qualche minuto che sono solo acqua che vuole unirsi all’olio.
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