Penna rossa
Penna Rossa. Ti permette di scrivere i pensieri più intimi. Quelli passionali. Ieri ad esempio stavo morendo.
Penna blu. Dà sfogo all’originalità. Il ritmo delle idee è cadenzato dall’attrito della punta della penna che scorre sulla carta. Quando compongo poesie. Quando scrivo racconti, quando invento nuove freddure. Vedo blu ovunque. Capita nel bel mezzo delle serate con gli amici.
Penna nera. L’effetto del nero sul bianco non mi piace. Mi dà l’idea di scontato, di spento. Eppure è l’effetto che più si vede in giro. Libri. Appunti universitari. Trovo sia formale, rasenta il burocratico.
Penna rossa, la tua pelle. Penna blu, t’immagino. Penna rossa, respiri caldi. Penna blu, ti voglio. Penna rossa, i nostri corpi. Penna blu, ti sento.
Penna rossa. Sì, stavo morendo. Fuori nevicava. L’evento naturale mi scatenava qualcosa. T’immagino. Immaginarti sulle sue gambe, che rabbia! Trattengo le lacrime a fatica. Il gelo le tiene ferme. Anche la mente vorrebbe scopare. Con te sarebbe un coito continuo.
Penna blu. Capita di rientrare in fretta a casa per mettermi all’opera. Scrivo. I pensieri scivolano veloci sul foglio. La mano destra parla a filo diretto con la parte sinistra del cervello. Mi apro. Vorrei avere quattro mani destre per scrivere tutto. Vedo ogni singola lettera prendere forma. La mente si apre. Descrivo il Mondo. I dettagli. Vorrei osservarti in questo istante.
Penna nera. La usa chi si pettina anche i peli del culo. Troppo precisa. Priva di emozioni. Non mi ci rispecchio. Cerco una forma migliore. Ci provo. Scrivo solo cose banali. La sposto. Via la penna nera. Meno una.
Penna rossa. Cazzo, dove sei? Vorrei dirti tante cose. La mia bocca ha il sapore di tabacco. Vorrei tanto sentire il sapore della tua. Da qualche notte mi addormento con quel ricordo sulle labbra. Sapeva di tabacco anche la tua. Fumi ancora? Cosa, importa. Credo di sì, ti piaceva tanto.
Penna blu. Tonalità accesa. Occhio vispo. Ogni parola ha un senso geniale. Infiniti significati. Quando faccio il poeta devo essere proprio affascinante. Infiniti sguardi nell’oblio dei tuoi occhi. Penna rossa. Sì, stavo morendo. Fuori nevicava. L’evento naturale mi scatenava qualcosa. T’immagino. Immaginarti sulle sue gambe, che rabbia! Trattengo le lacrime a fatica.
Penna rossa. Stavo morendo. Una maglia, la felpa e il camino. Trenta gradi sopra lo zero. Un brivido di freddo. Sempre nella mia testa. Vorrei scopare con te tutta la notte. Non posso. Che rabbia. Non posso fare a meno di te.
Penna blu. La fantasia scema. Sforzo la creatività. Ho sonno. Chissà se qualcuno ha inventato un pc completamente a comando vocale. Sicuramente. Dubbio lecito, ma idiota. Lampo di lucidità.
Penna rossa, la tua pelle. Penna blu, t’immagino. Penna rossa, respiri caldi. Penna blu, ti voglio. Penna rossa, i nostri corpi. Penna blu, ti sento. Penna rossa, i nostri corpi. Penna blu, ti prendo. Non nevica più. Penna nera.