2+2=5 – Radiohead
Vite raccolte in pochi metri quadrati. I più fortunati sono seduti, qualcuno parlotta animatamente con il conoscente di turno pur di alleggerire quel tempo pesante come un macigno. A ognuno il suo numero. Un televisore muto proietta immagini di un mondo che mostra il lato peggiore di sé. Bambini inquieti che scalpitano per la voglia di evadere, costretti in quel limbo di annoiati pensieri, chiedendosi perché le madri si stiano ricoprendo di tanta violenza tenendoli lì. Chi non parla si rifugia dietro lo schermo rassicurante di luminosi telefonini, in una spasmodica ricerca di una qualche interazione sociale. Gli basta anche solo far partire un gioco, o accedere e disconnettersi dai social network come solo un ossessivo-compulsivo saprebbe fare in maniera così perpetua. Clicca App, tasto home, clicca App, tasto home, clicca App… In quell’annoiato microcosmo solo due persone si rifugiano nelle confortanti pagine di un libro. Tutti però con lo stesso futile scopo: ingannare l’attesa. E il libro, nonostante conferisca un’aria di superiorità intellettuale, è un mezzo come un altro per ingannare quella fila di anime distratte che sembra non scorrere mai. Un libro come inganno, il più dolce degli inganni. Un piacere che si materializza in caratteri stampati, i quali si susseguono fino a riempire delle pagine. Saranno loro ad accompagnarmi, insieme a chi, come me, attende il proprio turno in questa sala d’attesa cercando di far passare più leggero il tempo, nella storia che, davanti ai miei occhi, da parola diventa immaginazione, e da immaginazione diventa inganno.
Il mio inganno si chiama 1984, e fu scritto tempo fa da George Orwell. Un romanzo che ha ispirato una grande fetta della storia della musica mondiale, da David Bowie agli U2, da i Muse ai Rage Against the Machine, fino ad arrivare ai Radiohead che pare abbiano inserito svariati riferimenti al romanzo all’interno delle loro canzoni, come ad esempio in “2+2=5” che già dal titolo richiama al simbolo dell’irrealtà, usato con forza nel dispotico romanzo. Oggi ho proprio voglia di ascoltarla con Voi. Buon Ascolto.
2+2=5 – Radiohead
Are you such a dreamer? / Sei un tale sognatore?
To put the world to rights? / Da voler mettere a posto il mondo?
I’ll stay home forever / Io resterò per sempre a casa
Where two & two always /Dove due più due sempre
makes up five / Fa cinque
I’ll lay down the tracks / Giocherò lungo linee già tracciate
Sandbag & hide / Mi mimetizzerò
January has April’s showers / Gennaio ha piogge d’Aprile
And two & two always / E due più due sempre
makes up five / Fa cinque
It’s the devil’s way now / E’ la strada del diavolo ora
There is no way out / Non c’è via d’uscita
You can scream & / Puoi urlare e
You can shout / Puoi gridare
It is too late now / E’ troppo tardi ormai
Because / Perché
You have not been / Non hai
paying attention / Prestato attenzione
I try to sing along /Cerco di cantare insieme con
Ezeepeezeeeezeepeeezee
NOT / No
I swat em like flies but / Io lo colpisco ma
Like flies the burgers / Come mosche sodomite
Keep coming back / Tieni il ritorno
NOT / No
Maybe not / Forse non
“All hail to the thief” / “Gloria al ladro”
“But I am not!” / “Ma io non sono!”
“Don’t question my authority / “Non dubitare la mia autorità
Or put me in the dock” / O non mettermi sotto accusa!”
Cozimnot!
Go & tell the king that / Vai e racconta questo al re
The sky is falling in / Il cielo si allinea
When it’s not / Quando non c’è
Maybe not /Forse non
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