Un profilo facebook è per sempre
Avete mai pensato seriamente al vostro profilo facebook? Io onestamente no, ma dopo alcuni episodi mi sono posta un po’ di domande. Ora, so che le feste stanno appena concludendosi e che forse dovrei dire qualcosa di carino sulla befana, sulla sua discesa dal camino e dei regali che porta ai bambini. Francamente non mi interessa parlare di cose sputtanate e spiattellate un po’ ovunque, come quando calpesti una cacca per strada e la spargi coi tuoi passi.
Non parlerò quindi dell’Epifania, anche se non ho nulla in contrario. Voglio invece riflettere sulla miriade di profili facebook fantasma. No, non intendo quei profili fittizi utilizzati per scopi altri, intendo proprio il profilo vero di una persona, quello che solo tu, proprietario, puoi gestire. Dov’è il problema? Immaginate (e qui i maschi possono toccare ciò che vogliono e le donne anche) se vi accadesse qualcosa, che ne sarebbe del vostro profilo facebook?
Ne ho visti tanti di profili cristallizzati in un attimo eterno. Pagine sul web che ci ricorderanno secula saeculorum di quella persona che non c’è più. Uno muore e tac! Ma la vita virtuale no, quella non si può cancellare con un colpo di spugna, quella resta. La second life social rimane criptata, inacessibile, monumento di pixel alla memoria del defunto.
Ecco, questa cosa mi fa tristezza, per non dire che mi inquieta. Ma provate solo a immaginare, non dico la vostra dipartita, ma quella di qualcuno che conoscete, anche solo di vista. Immaginate come è triste dover incappare nella sua bella foto del profilo facebook sorridente, mentre il poveretto ormai tace e chi vive si da pace. Non lo so, c’è qualche cosa che stona e che sembra ammantarsi di umorismo nero.
Per non parlare del fenomeno social per cui tutti si sentono in diritto di postare un demagogico R.I.P. anche se non conoscevano la persona. Le frasi di cordoglio si susseguono, post dopo post, nel tempo. Il profilo facebook diventa come una lapide virtuale dove non si portano fiori ma si postano frasi e foto, e il povero defunto diventa, nel tempo, un vago ricordo fermo in quell’istante poco precedente alla sua scomparsa.
Ne ho visti tanti di profili cristallizzati in un attimo eterno. Pagine sul web che ci ricorderanno secula saeculorum di quella persona che non c’è più.
Una frase, uno stato, che resteranno in eterno (o almeno fino a quando durerà facebook e il profilo non venga segnalato) a ricordare quella vita spenta. Tra macabro e morboso, tra commovente e frustrante, questo è il destino dei profili facebook di chi viene a mancare più o meno improvvisamente.
E tu, inconsapevole navigatore, ti ritrovi a fare lo slalom tra sorrisi di persone reali, fittizie e tra trapassati a miglior vita, calcificati nel web, imprigionati come fossili di animali estinti. Mi fa una certa impressione e mi chiedo come un parente molto prossimo possa vivere dovendo fare i conti con una realtà congelata che ti piomba addosso ogni volta che fai un click sul profilo del dipartito. Tuttavia, quello che molti ignorano è che basta una segnalazione e il buon Zuckerberg renderà il profilo commemorativo, risparmiando un coccolone agli amici con la comparsa della foto dell’estinto nei newsfeed.