Cendrillon, una favola sempre moderna
Sono sicura che chiunque mi legga adesso sappia almeno a grandi linee la favola di Cenerentola. Perché diciamoci la verità, la storia di quella ragazzina bionda che viene bistrattata e umiliata dalle sorellastre e dalla matrigna, e nonostante ciò non smette mai di credere nei propri sogni, colpisce parecchio. C’è un po’ di cenere in tutti noi,quella stessa cenere che rallenta i passi, che non ti fa camminare spedito, che ti rattrista o ti sporca il viso. Ieri al Teatro dei piccoli c’era il tutto esaurito, il che, per chi fa cronaca come me, riempie il cuore di gioia. Riempie di gioia sapere che ci sono tanti genitori che credono che possa esistere una città migliore per i loro figli e che l’educazione e l’amore per il bello e per l’arte debba essere inculcata già in tenera età. I Teatrini e Giovanna Facciolo sono una garanzia e il tam tam dello spettacolo è stato ben organizzato dallo staff e da Luigi Marsano in primis. Chi ha avuto modo di seguire la compagnia in altri spettacoli di certo non poteva perdere questa rappresentazione. I bimbi sono emozionati ed eccitati. E’ la stessa Giovanna a chiedere loro di separarsi dai genitori per occupare i posti appena al di sotto del palco e alle mamme e papà, più grossi e robusti di accomodarsi nelle zone retrostanti. Vi starete chiedendo se tanti bambini così disposti sono stati capaci di resistere lontano dalle stesse persone che nel bene e nel male sono sempre incollate alle loro vesti, per più di sessanta minuti? Ebbene sì. Salvo qualche comprensibile eccezione, sono rimasti tutti incollati alle proprie poltroncine come tanti ometti e donnine, facendo il tifo per quella amabile personcina dai capelli d’oro e di stracci vestita. Cenerentola è costretta a vivere in un pentolone e può uscire solo quando c’è qualcosa da fare, che sia rammendare, pulire, aggiustare, acconciare. L’importante è darle degli ordini. Nulla può il suo carattere umile e gentile. Le sorelle, anzi -astre, orrore appellarle alla prima maniera, la trattano come una pulce da schiacciare, spinte solo da una becera invidia. Ma tant’è. I sogni son desideri e la forza nascosta contenuta in essi ha del magico e del terapeutico. Grazie alla perseveranza, alla forza di volontà e alla fata/mamma la piccola servetta diventa una magnifica principessa. E la principessa viene incoronata tale, grazie ad una scarpa piccina piccina che diventa più preziosa di una corona di brillanti e pietre preziose. E sul palco ci sono tante scarpe. Disseminate qui e là. Grandi e piccole, belle e brutte, nuove o usate. Ce n’è una almeno per ciascuno di noi. Perché chi più chi meno, ma tutti abbiamo un sogno da realizzare, che sia il lavoro, un figlio, un esame, il matrimonio, la salute, il decoro, ma di sicuro portiamo sulle ali della cenere che ci rende difficile spiccare il volo. La mia piccola di tre anni alla fine dello spettacolo mi ha chiesto con la sua adorabile vocina se potevamo guardarlo di nuovo, ancora una volta. E se la rappresentazione ha colpito il cuore di una vita così giovane, immagino la presa che possa aver avuto su quelli più grandi. Gesto apprezzatissimo e degno di nota è stato quello fatto dalle protagoniste, di esser scese in platea a fine spettacolo per fare le foto con i bimbi. Immaginate la gioia nei loro occhietti nell’abbracciare Cenerentola…un po’ meno calore c’è stato nel farsi fotografare con le sorellastre, ma ahimè è difficile per loro separare persone e personaggi.
Si replica il 6 gennaio alle 11. Fateci un salto
I Teatrini
“NELLA CENERE (Cendrillon)”
uno spettacolo di Giovanna Facciolo
liberamente ispirato alla Cenerentola
con Adele Amato de Serpis, Valentina Carbonara, Cristina Messere
scene di Roberto Crea – costumi di Stefania Virguti
luci di Paco Summonte
età consigliata: 3 – 10 anni
Teatro dei Piccoli via Usodimare, Napoli
ampio parcheggio
MM linea 2 fermata Campi Flegrei o Cavalleggeri d’Aosta
Cumana fermata Edenlandia
informazioni
le Nuvole 0812395653 (feriali 9.00/17.00) info@lenuvole.com
i Teatrini 0810330619
info@iteatrini.it