Plácido, l’ipocrisia natalizia del 1961
Un B/N in pieno tema natalizio: Plácido (1961) di Luis García Berlanga, nominato all’Oscar come miglior film straniero (poi vinto da Ingmar Bergman con Come in uno specchio).
Siamo in un piccolo paesino della Spagna Franchista, dove un gruppo di signore ha deciso di dar via ad un’iniziativa in pieno stile natalizio: “Cena con un povero”.
Lo scopo della serata è quello di invitare a cena un povero per offrirgli la possibilità di passare insieme la vigilia di Natale, dando l’opportunità ai ricchi di sfoggiare il loro spirito caritatevole in tutto il paesino.
Protagonista del film è Plácido, il trasportatore della fiera, che si ritrova a dover pagare urgentemente la rata del suo camioncino, unico strumento utile per lavorare e portare avanti la sua famiglia.
Il povero Plácido passerà la vigilia correndo da una parte all’altra alla ricerca dei soldi, dando origine a divertenti peripezie.
L’amara commedia di Berlanga è una non tanto sottile accusa al regime franchista e alla Spagna degli anni 50-60, alla sua situazione economica e al suo bigottismo religioso, ma vedendo il film oggi si riesce a trovare un’interessante critica che trascende il periodo storico.
L’ipocrisia della borghesia, che a tutti i costi vuole fare del bene, o meglio, vuole far vedere che fa del bene, l’importanza dell’apparenza, l’improvviso spirito caritatevole che ogni anno, verso l’8/9 di dicembre, esce fuori dal nostro animo: Berlanga con Plácido lascia un retrogusto amaro mentre ci sbatte in faccia i nostri tipici comportamenti natalizi.
Mentre vedrete il film noterete quanto le scene siano piene di litigi, di nervosismo, di isteria.
Esiste davvero lo spirito natalizio o è solo una facciata?
L’iniziativa “Cena con un povero” fa riflettere.
Ogni anno sotto Natale le televisioni bombardano i telespettatori con raccolte di fondi e quant’altro.
Le iniziative caritatevoli si moltiplicano e la gente, sì, ci sta. Eccome se ci sta.
Ci piace renderci utili, tenere a bada quel bisogno di fare, ogni tanto, un gesto gentile, qualcosa che metta in pace la nostra coscienza.
Molti pensano: “Quanta ipocrisia in tutto ciò!”. Ed è difficile non pensarlo.
Ma sarebbe davvero un mondo migliore se non ci lasciassimo trasportare da questo bisogno di ipocrisia?
Se le signore di Plácido non avessero organizzato “Cena con un povero”, qualcuno sarebbe stato contento?
Sarà anche ipocrisia, ma secondo voi è un’ipocrisia da eliminare?
Ecco il trailer di Plácido:
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