Il volto umano di Galileo Galilei
E poi si vede quell’uomo, quello che ha moglie, e un figlio piccolo, quello così, un po’ strampalato, che percorre Pisa con la testa fra le nuvole, ecco, quello lì, fare una cosa straordinaria.
Imbracciare il telescopio – quel nuovo strumento fatto di occhiali, solo con le lenti non l’una accanto all’altra, ma infilate in un lungo tubo buio, una dopo l’altra – tenerlo saldo in mano, e saldamente puntarlo al cielo.
E lo si vede, lui – così umano! che da professore deve sostenere tutta la famiglia, e maritare due sorelle, provvedendo alla loro dote – a scoprire cose nuove, strane, infinite; ad allargare gli orizzonti e mettere tutto e tutti in discussione; a ragionar di testa propria, a cambiare il percorso, il senso, il verso dell’umanità, andando controcorrente, contro tutti e tutti, a rigor di logica. Perché fatti non fummo a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza.
Galileo Galilei, lo scienziato visionario che comprendendo gli orologi, ne ha fermato il tempo cambiato il percorso della storia. Che sconvolse il suo tempo e smosse i grandi del suo tempo, che seppero frenare l’uomo con la minaccia di passarlo per le fiamme del rogo, ma non le sue idee.
Per vederlo, col suo volto così umano, non avete che da seguire a Napoli il monologo di Massimiliano Foà in Dialoghi tra le nuvole: Su Galileo,spettacolo offerto dalla compagnia stabile d’innovazione Le Nuvole al rinnovato teatro Galilei 104 di Città della Scienza.
“Galileo fu uomo del futuro” – così Roberto Paura dell’Italian Institute for The Future – “perché realizzò quasi tutti i suoi più grandi contributi andando contro il senso comune, utilizzando esperimenti mentali per ovviare all’indisponibilità di strumenti per verificare le sue intuizioni. E Galilei del XXI secolo sono tutti quegli scienziati che scelgono di andare oltre il velo che la realtà ha posto davanti ai nostri occhi e dimostrare come l’universo sia un posto molto più strano di quanto possiamo immaginare“.